L’intervista del ministro Gelmini
a Tuttoscuola/3 da Tuttoscuola, 5 settembre 2009 Completiamo la pubblicazione delle anticipazioni tratte dall'ampia intervista rilasciata dal ministro Gelmini al direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra con la parte riguardante il tema del precariato. Ricordiamo che il testo integrale dell'intervista è in corso di pubblicazione nel numero di settembre del mensile Tuttoscuola. Ecco le considerazioni preliminari e le risposte date dal ministro. "Sono consapevole e partecipe della gravità del problema, e mi sto adoperando per fronteggiarlo. Ma bisogna sempre risalire con onestà intellettuale alla causa delle cose. La responsabilità di questa situazione è di chi ha alimentato per anni l'illusione che, per fare un esempio, su un ascensore di cinque posti ci si potesse salire in otto. Non è questa la strada giusta, né per il Paese né per i diretti interessati. Usare la scuola come ammortizzatore sociale, come è stato fatto per decenni, ha prodotto danni gravissimi. Alla competitività del Paese in generale, oltre che alle persone alle quali oggi non viene rinnovato l'incarico, e alle tantissime che affollano e affolleranno, purtroppo, le liste del precariato. Un vero disastro sociale. Io non ci sto a perpetuare questo meccanismo che ha penalizzato le aspettative e mortificato i talenti di tante persone, e opero affinché tra dieci anni i quindicenni e i ventenni di oggi, anche quelli che mesi fa erano in piazza contro di me, non siano i precari di domani. E chi tra loro si indirizzerà verso la scuola e l'università, troverà un posto certo, ben remunerato e darà il suo contributo in un sistema efficiente e ben funzionante. Se la classe dirigente del passato avesse avuto il coraggio e la lungimiranza di farlo, oggi non ci troveremmo tutti in questa situazione". Non è colpa sua, lei dice. Ma non lo è neanche di quelli che oggi si sentono scaricati dalla scuola e si ritrovano senza stipendio... "E infatti cerchiamo anche di farci carico dei problemi di chi oggi si è visto non rinnovare l'incarico - problemi, ripeto, che vengono da molto lontano. Per coloro che l'anno scorso hanno lavorato per tutto l'anno, che occupano posizioni alte nelle graduatorie, c'è la prospettiva dell'ingresso in ruolo entro 1-2 anni. Si tratta di persone esperte, che negli ultimi anni hanno quasi sempre lavorato. Stiamo cercando per loro una soluzione ponte che garantisca la continuità del lavoro e dello stipendio per l'anno 2009-2010, in previsione della loro definitiva stabilizzazione nell'anno successivo. Per questo il MIUR ha raggiunto un accordo con l'INPS affinché sia riconosciuta ai supplenti annuali 2008-2009 l'indennità di disoccupazione, e si sono realizzate intese con alcune Regioni (al momento Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, ma si sta trattando anche con Lombardia ed altre) per la loro utilizzazione in attività di supporto, integrazione e sperimentazione nell'anno scolastico 2009-2010. Quasi tutti i sindacati si sono mostrati interessati, perché si tratta di fronteggiare con atti concreti una grave emergenza, e io spero vivamente che possa andare in porto (sarebbe la prima volta) questa estensione al mondo della scuola degli ammortizzatori sociali - in questo caso e in questo senso sì - che operano da tempo in altri settori".
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