Precariato, per la Bastico (Pd) da Tuttoscuola, 4 settembre 2009 A differenza del mondo politico, che sta riflettendo sulle possibili soluzioni al problema del precariato e, nel caso dell'opposizione, sulle opportune iniziative di protesta, e del mondo sindacale, che ha commentato il provvedimento che prevede l'indennità di disoccupazione e percorsi facilitati per le supplenze brevi a beneficio di quanti non si sono visti rinnovare la supplenza annuale, la senatrice democratica Mariangela Bastico ieri ha diffuso un comunicato in cui parte da alcuni passi poco analizzati della conferenza stampa del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Il ministro aveva addossato ai governi degli anni '80 e '90 la responsabilità di avere creato il precariato (in altro articolo diamo i numeri dell'incremento del precariato negli anni), non programmando i fabbisogni delle cattedre, consentendo più abilitazioni rispetto ai posti di insegnamento reale e permettendo di insegnare e accumulare punteggi anche a chi non aveva conseguito l'abilitazione. La Gelmini ha rivendicato per sé e il proprio governo il merito di aver smesso di alimentare il precariato, con il provvedimento di chiusura delle Ssis, e di cercare soluzioni per quanti resteranno senza lavoro a partire da questo mese. Questo pensiero è contestato dalla responsabile Scuola del Pd, che imputa al governo Berlusconi la colpa non di aver creato il precariato, ma di aver distrutto "il piano che avrebbe potuto superarlo". La Bastico si riferisce "alla legge finanziaria del governo Prodi del 2007 che stabiliva un piano di 150.000 assunzioni di docenti e 30.000 ATA in tre anni. Il ministro Gelmini non ha dato applicazione a questo piano per ben due anni ed è questo il motivo per cui oggi ci sono così tanti precari". Secondo la parlamentare democratica, i ministri Tremonti e Gelmini avrebbero individuato, per superare il precariato, la strada semplicemente di licenziare i precari "mettendoli, di fatto, sul lastrico: senza ammortizzatori sociali, senza posto di lavoro e senza prospettive per il futuro". "Il governo - continua la Bastico - ha creato un'emergenza sociale gravissima e, insieme, ha impoverito la scuola pubblica mettendone a grave rischio la qualità. Oggi (ieri, NdR) la Gelmini annuncia numeri assolutamente non reali: se si tagliano 42.100 posti di lavoro per i docenti come si fa a sostenere che vengono tagliati soltanto 10.000 posti di lavoro?" La Bastico conclude contestando al ministro il possibile finanziamento dell'indennità di disoccupazione con risorse delle regioni, senza prima averle consultate :"Le proposte annunciate sui contratti di disponibilità sono purtroppo solo degli annunci senza alcun riscontro concreto peraltro sembrerebbe che questa specie di ammortizzatore sociale sarebbe a carico delle risorse delle Regioni. E' stata assunta una decisione in conferenza Stato/Regioni? Le Regioni sono d'accordo?" |