Graduatorie salve, di Lalla, Orizzonte scuola 21.10.2009
Ricostruire la cronistoria di questi
due giorni di dibattito alla Camera non è semplice, possiamo solo
dire che la conclusione è stata quella di aver "salvato" le
graduatorie ad esaurimento. Quando sono state in pericolo? si
chiederà qualcuno, dato che nessun allarmismo c'era stato negli
ambienti politici e sindacali nelle ultime settimane. "All'articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n.124, dopo il comma 14 e' aggiunto, in fine, il seguente: «14-bis. I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianita' utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo." Come avevamo già messo in evidenza, lamentando la scarsa attenzione dei sindacati, l'articolo andava a scontrarsi con le sentenze dei ricorsi già avviati per trasformare il rapporto di lavoro da determinato ad indeterminato e per ottenere aumenti di stipendio legati all'anzianità di servizio. In Parlamento invece l'espressione "in alcun caso" è stata interpretata come una cristallizzazione delle graduatorie ad esaurimento nei secoli dei secoli, eliminando del tutto la possibilità di immissione in ruolo per i precari attualmente iscritti (la mummificazione dei docenti attualmente di ruolo però non era prevista), per i quali si sta già pensando anche a nuove forme di reclutamento. Tempestivo a questo punto il sub emendamento a nome Fioroni (sì, l'ex ministro che voleva abolire le graduatorie permanenti) che prevede che i contratti a tempo determinato potranno essere trasformati a tempo indeterminato sulla base delle graduatorie ad esaurimento. Cosa è cambiato rispetto a quello avviene oggi? Assolutamente nulla, come fa notare il segretario della CISL che afferma: "Sorprende, in particolare, l'enfasi con cui si commenta la formulazione del primo comma del decreto, che assicurerebbe non si sa bene quali nuove garanzie ai precari, sventando non si sa bene quali attentati alle loro prospettive di assunzione in ruolo: ai precari, in realtà, viene garantito quello che già oggi hanno, cioè la possibilità di entrare in ruolo, in futuro, se saranno autorizzate le assunzioni che stiamo chiedendo con forza, anche in questi giorni, al Governo." Possibilità, quella della trasformazione del contratto da determinato a indeterminato ch, ricordiamo è già inserita nel CCNL 2006 2009: " 4. Il rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in rapporto di lavoro a tempo indeterminato per effetto di specifiche disposizioni normative." |