Scuola: il Tar impone di rivedere
le graduatorie Gelmini annuncia emendamento
Trenta giorni di tempo al dicastero di Viale
Trastevere per rivedere le graduatorie; dopo di che diventerà
operativo un commissario. Ma il ministero sostiene che «nulla
cambierà»
da
Il Sole 24 Ore,
10.10.2009
Rischio commissariamento per il ministro Mariastella Gelmini se
entro un mese non rimetterà mano alle graduatorie degli insegnanti
precari. Lo ha deciso il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso dell'
Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione (Anief)
e di un centinaio di insegnanti precari. Una decisione che secondo
le stime della Uil scuola potrebbe interessare fino a 150 mila
precari.
Trenta giorni di tempo quindi al
ministero di Viale Trastevere per rivedere le graduatorie; dopo di
che diventerà operativo un commissario, già individuato - il
dirigente generale della Funzione pubblica Luciano Cannerozzi - che
dovrà realizzare quanto deciso dall'ordinanza del Tar.
Ma il ministero ribadisce che nulla
cambierà: «La sentenza del Tar sarà superata da un
emendamento che sarà proposto in sede di conversione del decreto
salva-precari». Questo emendamento, spiega il ministero «non
consentirà il trasferimento da una graduatoria all'altra, garantendo
e limitando però la possibilità di inserimento in coda in altre tre
province, in posizione subordinata rispetto a coloro che sono già
inseriti in queste ultime». «In questo modo - sostiene il ministero
- mentre vengono garantite le legittime aspettative di coloro che
hanno da tempo scelto una provincia e non devono essere scavalcati
dai nuovi inseriti o dai trasferiti dell'ultima ora, con
l'inserimento in coda in altre tre province, vengono ampliate le
possibilità di ottenere assunzioni a tempo indeterminato o
determinato, soprattutto in quelle province in cui le graduatorie
risultano meno affollate». «Non è giusto - conclude la nota del
ministero - deludere l'aspettativa legittima di chi ha scelto una
graduatoria provinciale per la sua iscrizione e si vede scavalcato
da un trasferimento dell'ultimo momento di un candidato di un' altra
provincia».
Reazioni diverse alla sentenza da parte
delle organizzazioni sindacali. Il Comitato insegnanti
precari ipotizza un nuovo caos e si chiede «cosa succederà se un
insegnante ora lavora e con l'inserimento dei precari a pettine non
ne avrebbe avuto diritto? Le graduatorie saranno ovviamente
sconvolte, ci saranno ancora ricorsi». Si associa al giudizio il
segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: «Il ministero
deve mettere un po' d'ordine. La platea interessata al provvedimento
è immensa», mentre la Flc-Cgil del Lazio vorrebbe lasciare le
graduatorie così come sono.