Graduatorie precari, Silvana La Porta, AetnaNet 27.10.2009 Cambiamenti, cambiamenti, cambiamenti. Bisogna che tutto cambi, perché tutto resti com’è. E poi dicono che la letteratura non ci insegna niente. Mica è così. Prendiamo la recente vicenda delle graduatorie ad esaurimento. Prima il decreto delle gabbie e delle tre code, poi il contenzioso tra MIUR e precari aspiranti all’inserimento a pettine, infine la sanatoria con la quale il Ministero aggira il commissariamento e si colloca in una botte di ferro. Qui sembra che sia accaduto chissà che cosa. E invece si è praticamente ritornati allo stato quo ante. Cioè prima che Fioroni nel 2007 proponesse le graduatorie "blindate", ovvero, offrisse ai precari l'ultima possibilità di scegliere la provincia dove lavorare e dove inserirsi. Idea geniale, ad una prima lettura. Nessuno poteva più sorpassarti ad ogni aggiornamento, nessuno poteva più mettere in dubbio la tua posizione nella classifica dei supplenti, nella top ten del precario. Lì eri e lì rimanevi, in eterna attesa del "ruolo". Aveva l’aria dell’ineluttabilità quella scelta. Già, ed era anche una bella solida illusione. Perché, per alcune graduatorie, in alcune province, venivano fatti calcoli astronomici: della serie 70 anni per esaurirle completamente. Ma in Italia, come diceva il buon Dante, non giunge a novembre quello che viene deciso a metà ottobre: e così, per magia, con il farraginoso decreto Gelmini le graduatorie venivano riaperte e ci si poteva spostare in coda in altre tre province: un mezzo pasticcio, che ha creato gran confusione e lotte intestine che non giovano al precariato della scuola, ma contribuiscono solo a esacerbare gli animi. Infine, dopo lotte a suon di avvocati e di euro sonanti, col recente emendamento approvato alla Camera, dopo le varie risse(!), dal 2011 ci si potrà inserire in una sola provincia a pettine col proprio punteggio. Insomma i precari vengono liberati dalla gabbia dorata nella quale li aveva rinchiusi Fioroni per infilarsi in un’altra provincia a loro scelta col loro punteggio. Come si poteva fare una volta. Status quo ante bellum. Come stavano le cose prima della guerra. E bellum davvero fu tra i precari… |