Riforma superiori: di A.G. La Tecnica della Scuola, 25.10.2009 Mentre tra Governo e Regioni permane lo stato di attesa, l’assessore all'istruzione, Gianfranco Simoncini, ha scritto al Ministro: c'è un disagio, le famiglie saranno costrette senza certezze ad iscrivere comunque i propri figli. A meno che lo sblocco sul fronte della sanità riapra a breve il dibattito sulla scuola.
In attesa che Governo e Regioni
trovino una soluzione all’empasse sulla mondo della scuola, bloccata
da diversi mesi su almeno tre punti importanti (classi “primavera”,
dimensionamento e riforma delle superiori), la Regione Toscana rompe
gli indugi scrivendo al ministro Gelmini. Attraverso una lettera
dell’assessore all'istruzione, Gianfranco Simoncini, chiede
ufficialmente il rinvio di un anno sulla questione su cui la
discussione ha buone possibilità di arenarsi: il riordino della
scuola media-superiore. Imporre delle novità epocale come quelle contenute nelle bozze definite da viale Trastevere "rischierebbe – ha spiegato lo stesso Simoncini presentando l’iniziativa - di creare problemi alle famiglie, costrette a iscrivere i ragazzi alle superiori già da febbraio, senza alcuna certezza sulla prosecuzione o meno del tipo di indirizzo prescelto. Siamo in una fase di impasse istituzionale e per questo ci auguriamo che si possa finalmente riaprire un canale di dialogo. Comunque vada la discussione a livello nazionale - ha concluso l’assessore toscano - già oggi emerge un forte disagio nel mondo della scuola ed è di questo disagio e di queste incertezze che ci facciamo portavoce nel chiedere, intanto, un rinvio”. La Regione Toscana esprime inoltre perplessità su punti come "la mancata individuazione di collegamenti fra il sistema dell'istruzione professionale e la formazione professionale", e la distinzione "poco chiara" fra tecnici e professionali. Considerando che siamo ormai quasi a novembre i margini che il dialogo possa riaprirsi entro breve e trovare una soluzione immediata nei tempri ristretti sono davvero remote. Lo sa bene anche il Ministro, che per non perdere ulteriore tempo ha fatto slittare di un mese, a fine febbraio, la scadenza di iscrizione alle superiore. Gelmini ha poi deciso di invertire l’iter di rito inviando gli schemi di regolamento direttamente alle Commissioni parlamentari. Saltando, in questo modo, il parere (non vincolante ma indispensabile per l’approvazione) proprio della Conferenza Stato-Regioni. Accortezze che però potrebbero non bastare: il 23 ottobre le Regioni hanno trovato un importante accordo sulla sanità grazie all’incremento, approvato dal Governo, sul “Fondo sanitario nazionale”. Grazie al clima più collaborativo, nei prossimi giorni potrebbe così riaprirsi anche il confronto sulla scuola. Ma il tempo stringe ed ulteriori indugi aprirebbero le porte all’auspicio della Regione Toscana. |