Organico/1.
Alla fine i posti in meno sono 28 mila
invece che 42 mila

da TuttoscuolaNews N. 410, 5 ottobre 2009

14 mila tagli in meno del previsto. Il ministero dell’istruzione è indietro nella tabella di marcia della razionalizzazione imposta dalla manovra finanziaria di un anno fa. E ciò potrebbe comportare o la mancata disponibilità di fondi per il merito, o l’applicazione della clausola di salvaguardia per le già disastrate finanze di viale Trastevere. Ma analizziamo i dati ufficiali.

Il piano programmatico aveva previsto che per conseguire una riduzione complessiva di organico docenti di 87.341 unità nel triennio 2009-2011, per questo primo anno di applicazione avrebbero dovuto esserci 42.105 posti in meno. Dall’organico di diritto per il 2009-10 pubblicato nei giorni scorsi dal Miur risulta che i posti in meno sono invece “soltanto” 28.091. Un terzo in meno di quelli previsti.

Il “buco” di 14 mila posti potrebbe ancora essere colmato in organico di fatto. Ma se ciò non avvenisse, verrebbe rinviato al prossimo anno con la possibile tagliola della clausola di salvaguardia che potrebbe scattare in caso di mancato obiettivo di risparmio. A meno che non siano già intervenuti accordi tra il Miur ed il Ministero dell’economia di far valere i mancati risparmi non tanto sugli stanziamenti ordinari del Ministero della Pubblica istruzione ma - almeno per il primo anno - sulla “quota parte delle economie di spesa di cui al comma 6 (art. 64 decreto legge112/2008)… destinata, nella misura del 30 per cento, ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola…con riferimento ai risparmi conseguiti per ciascun anno scolastico”.