IN VIGORE DAL 2010-11 AL POLITECNICO DI TORINO
Università: non hai 23 di media?
Il Rettore Profumo: «Niente di punitivo, Andrea Rossi, La Stampa 20.10.2009
TORINO La norma sta già facendo discutere. E soprattutto semina timore tra gli studenti. Basta una rapida occhiata all’ultimo rapporto Almalaurea, nella sezione dedicata ai laureati triennali del «Poli», per capire perché: con i parametri in vigore dal prossimo anno dei 2339 laureati di primo livello nel 2008 tanti sarebbero stati costretti a fermarsi o a cambiare ateneo. La media, infatti, è 23,4, pericolosamente vicina alla soglia critica. Troppo vicina, al punto da far gridare gli studenti del Collettivo all’«attentato al diritto allo studio». «Così la laurea specialistica diventerà un privilegio per pochi», dicono. Il rettore Francesco Profumo non la pensa così. «Vedo in alcuni studenti la tendenza a chiudere in fretta la laurea triennale, senza troppa attenzione alla qualità dei risultati, puntando invece tutto sulla specialistica. Non credo sia l’atteggiamento migliore». I numeri sembrano dargli ragione: se i laureati della triennale hanno una votazione media del 23,4, tra quelli della specialistica si sale di un punto, 24,4. «Devono capire che, anche per l’ingresso nel mondo del lavoro, quel che conta è la valutazione complessiva, non solo l’ultimo tratto di strada - insiste il rettore - è l’intera carriera a dimostrare la serietà, l’affidabilità e la costanza di una persona. Non è una norma punitiva. Vogliamo sia un segnale ai ragazzi perché cerchino di mantenere un rendimento costante». «D’accordo, però secondo noi non è sostenibile, e forse anche incostituzionale», replica Luca Bazzano, uno dei rappresentanti degli studenti in Senato accademico. «Per di più il Politecnico è l’unica università tecnologica di tutto il Piemonte e la Val d’Aosta. Non ci sono alternative». A sostenere la scelta del «Poli» c’è un’indicazione di qualche anno fa del ministero dell’Università che lasciava gli atenei liberi di fissare modalità e criteri. Ora il rettore Profumo spiega che con la riorganizzazione complessiva in atto i parametri potrebbero essere rivisti e modificati. Ma la strada sembra segnata: gli studenti sono avvisati. |