Scuola/ Vecchie e fatiscenti: Floriana Rulloda Affaritaliani.it, 14.10.2009 Impararesicuri 2009: il rapporto di Cittadinanzattiva. Aule sporche, vecchie e fatiscenti. Senza contare il pericolo a cui gli studenti sono sottoposti quotidianamente. La fotografia fatta dal rapporto fatto da Cittadinanzattiva sulle scuole italiane non è certo delle migliori. La maggior parte risultano cadenti e pericolanti. Ma il dato che fa realmente preoccupare è che un terzo degli istituti italiani non sono in possesso dei certificati di agibilità statica. In sostanza non sono sicuri in caso di terremoto. IL TOP- E se la migliore tra le 106 monitorate in tutta Italia, 48 elementari, 18 medie, 19 superiori, 11 scuole dell'infanzia e 10 istituti comprensivi risulta essere l'Istituto tecnico Comemrciale e Geometri di Matelica (Macerata) dietro la lavagna finiscono invece l'Ipsia di Matera e la scuola elementare Cervi di La Spezia. BOCCIATI - Intonaco che cade, infiltrazioni, quadri elettrici aperti e le finestre malandate. E il motivo delle bocciature si riassume in una sola parola: fatiscenza. Delle aule, dei corridoi, dei laboratori. In ogni classe ci sono finestre rotte o scheggiate, porte inutilizzabili e impianti elettrici poco sicuri. E la denuncia non è solo per pochi casi isolati. Almeno il 27 % delle scuole ha uno stato di manutenzione inadeguato. Tanto che nel 88% dei casi analizzati è stato richiesto un'intervento di manutenzione e addirittura in quasi la metà degli istituti è stato obbligatorio richiederne uno straordinario. Scuole risalenti agli anni '40 dove sono facili crolli e cedimenti, sempre all'ordine del giorno nella cronaca locale. BARRIERE ARCHITETTONICHE- Ma non solo. Se aumenta il numero dei diversamente abili nelle classi, in una scuola su 5 un disabile non può neanche attraversare il portone. Semplicemente perchè le barriere architettoniche glielo impediscono. Solo la metà degli istituti dispongono di un ascensore, che però nel 23% dei casi è rotto o comunque non funziona. Per non parlare di classi e palestre che si trasformano in vere e proprie prigioni per chi ha ridotte capacità motorie. E l'odissea, se questo già non bastasse, continua con le aule preposte per la mensa: il 17 % non sono adatte ad ospitare dei disabili. LA PALESTRA- Ma se le aule sono decadenti, l'ambiente scolastico più malandato resta comunque la palestra. Insomma il luogo di divertimenti e giochi diventa, per quasi il 30% degli studenti, scomodo, insicuro e senza attrezzatura adeguata. Spogliatoi compresi. E passeggiando per i corridoi il degrado non è da meno. Fili volanti, cavi scoperti e quadri elettrici aperti, soprattutto nelle aule computer. E soprattutto sono rare le aule verdi: ad utilizzare le fonti di energia rinnovabile sono solo il 7% dei casi. NIENTE AGIBILITA'- Ma la realtà più inquientante riguarda il rischio sismico e idrogeologico. Più della metà degli istituti monitorati si trova in aree pericolose sia dal punto di vista dei terremoti (54%) sia per il rischio idrogeologico (26%). Ma il dato allarmante è che un terzo delle strutture non è in possesso del certificato di agibilità statica che accerta la sicurezza di un edificio in caso di sisma. In parole povere o la documentazione è incompleta o, nelle peggiori delle ipotesi, non è stata neanche rilasciata. E questo proprio nelle scuole dove il pericolo dei terremoti è più alto.
|