Bastone e carota nel decreto Brunetta

da TuttoscuolaNews N. 411, 12 ottobre 2009

Il Consiglio dei ministri ha definitivamente approvato venerdì scorso il decreto legislativo Brunetta che, relativamente ai dipendenti, riforma la Pubblica Amministrazione secondo i principi contenuti nella legge n. 15/2009.

Premiare il merito: gli incentivi economici e di carriera dovranno premiare i capaci e i meritevoli, invertendo la generale tendenza alla distribuzione a pioggia dei benefici che da decenni si verifica nella pubblica amministrazione.

Il decreto fissa nuovi principi: non più di un quarto dei dipendenti di ciascuna amministrazione potrà beneficiare del trattamento accessorio nella misura massima prevista dal contratto, non più della metà potrà goderne in misura ridotta al cinquanta per cento, mentre ai lavoratori meno meritevoli non sarà corrisposto alcun incentivo.

Vengono previste inoltre forme di incentivazione aggiuntive per le performances di eccellenza e per i progetti innovativi. Sono previsti anche criteri meritocratici per le progressioni economiche; l'accesso dei dipendenti migliori a percorsi di alta formazione.

Sanzioni e procedimento disciplinare: il decreto determina una semplificazione dei procedimenti soprattutto attraverso l'estensione dei poteri del dirigente della struttura in cui il dipendente lavora, la riduzione e la perentorietà dei termini, il potenziamento dell'istruttoria, l'abolizione dei collegi arbitrali di impugnazione.

Per esigenze di certezza e di omogeneità di trattamento viene definito un catalogo di infrazioni particolarmente gravi assoggettate al licenziamento, che potrà essere ampliato, ma non diminuito, dalla contrattazione collettiva.

Le disposizioni del decreto legislativo sono destinate a cambiare notevolmente anche il settore scolastico, soprattutto per quanto riguarda la materia disciplinare in attesa di aggiornamento da un tempo immemorabile.