SCUOLA

Confronto Gelmini-sindacati:
su alcuni punti c'è intesa

Ministro apre ad assunzioni e riforma superiori solo primo anno

  ApCOM, 11.11.2009

Riduzione dei tagli agli organici, assunzione dei precari su tutti i posti vacanti, più risorse per il contratto in scadenza, rinvio di un anno della riforma delle superiori e qualora venisse adottata farlo comunque solo per le prime classi: sono queste le principali richieste che i sindacati della scuola - Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda - hanno formulato al ministro Gelmini nell'incontro avuto a viale Trastevere per affrontare i principali 'nodi' riguardanti la gestione e l'organizzazione scolastica. E su due punti, assorbimento dei precari e attuazione della riforma solo al primo superiore, il ministro è sembrato possibilista.

"Al Ministro - ha detto Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Ccgil - abbiamo chiesto impegni precisi sull'inserimento nella finanziaria di cospicue risorse necessarie al rinnovo del Contratto di lavoro e risorse aggiuntive per la valorizzazione di docenti e Ata. Sugli organici abbiamo chiesto di fermare i tagli e di avviare quanto prima un tavolo di confronto con i sindacati per definire parametri nazionali per l'attribuzione alle scuole di un organico funzionale al Pof, punto di partenza qualificato dell'autonomia scolastica". Forti resistenze sono state espresse anche sull'introduzione già dal prossimo anno della riforma delle superiori, che il ministro Gelmini è intenzionato ad introdurre a tutti i costi: "occorre definire un biennio iniziale unitario, coerente con l'elevamento dell'obbligo di istruzione - ha detto Pantaleo - scuole, genitori e studenti hanno bisogno di avere un quadro normativo certo per poter esercitare consapevolmente il diritto di scelta. Un avvio della riorganizzazione che coinvolgesse classi successive alle prime: sarebbe il caos e si violerebbe il patto formativo con genitori e studenti. E sui regolamenti della scuola secondaria abbiamo chiesto il rinvio di un anno".

Anche se distanti nella linea assunta nei confronti dell'amministrazione, sicuramente più concertativa, gli altri sindacati hanno rivendicato posizioni molti simili. Ad iniziare dalla Cisl Scuola, che ha ribadito ai vertici del Miur i tre punti focali che hanno caratterizzato la manifestazione tenuta a Roma lo scorso 31 ottobre. "Abbiamo fatto proposte chiare e ragionevoli - ha fatto sapere il sindacato attraverso un comunicato - che sono quelle di rivedere l'entità dei 'tagli' agli organici previsti per il prossimo anno scolastico, rilanciare un piano di assunzioni per stabilizzare il lavoro precario, assicurare risorse per il contratto". Sempre secondo la Cisl Scuola, "il ministro, dopo aver riepilogato i principali provvedimenti adottati o in corso di adozione, ha manifestato 'aperture' significative in tema di stabilizzazione del lavoro, dichiarandosi impegnata a sostenere un piano di assunzioni che preveda l'integrale copertura del turn-over. Altro segnale è quello relativo all'avvio della riforma del secondo ciclo solo nelle prime classi". Il segretario generale, Francesco Scrima, prendendo "atto delle disponibilità dichiarate dal ministro, ha confermato l'impegno per un confronto che necessariamente investe il governo nella sua collegialità, soprattutto per quanto riguarda l'indispensabile revisione dell'entità e dei tempi della 'manovra' sulla scuola".