Miur: prove di recupero
della funzione ispettiva

da TuttoscuolaNews N. 416, 16 novembre 2009

Dopo un decennio di apparente disinteresse il MIUR sembra mostrare qualche attenzione agli ispettori tecnici. Prima il bando di concorso e l’espletamento della prova di preselezione, con non poche polemiche, per il reclutamento di 145 dirigenti tecnici, ora la convocazione per il 20 novembre per una riflessione sul tema: "Gli ispettori tecnici al servizio della qualità nella scuola dell'autonomia".

La figura degli ispettori, oggi marginale, si è variamente evoluta nel tempo fino al riconoscimento di un ruolo fondamentale per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola, per lo sviluppo della ricerca e l’assistenza ai progetti di sperimentazione ordinamentale promossi dal Ministero. Il ruolo del corpo ispettivo fu decisivo per dare sostanza ad un piano sistematico di ricerche, per cogliere i nodi qualitativamente rilevanti degli aspetti più significativi della riforma dell’ordinamento della scuola elementare introdotta con la legge n.148/90.

Progressivamente la funzione ispettiva ha perso smalto anche perché l’organico ispettivo è stato oggetto di una forte cura dimagrante per realizzare risparmi di spesa utilizzati per l’attivazione di qualifiche apicali dell’amministrazione.

L’argomento posto al centro del prossimo incontro in programma al Miur è interessante perché può aiutare a delineare la cornice funzionale ed organizzativa del processo di attuazione della riorganizzazione ordinamentale ed organizzativa del sistema educativo.

L'autonomia scolastica nei principali paesi europei è andata di pari passo con lo sviluppo di un sistema di checks and balances, per impedire, da un lato, il suo degenerare in autarchia, e dall’altro di cadere in una condizione di soggezione ai "poteri forti" locali, dall'altro. Gli ispettori possono essere un elemento non secondario di questo sistema.