La parità non può più attendere. da TuttoscuolaNews N. 418, 30 novembre 2009 La legge finanziaria si presenta alla Camera con oltre 2000 emendamenti e con la previsione di un maxiemendamento del governo su cui il presidente Fini ha chiesto che non si ponga la fiducia. Non si sa ancora se nel maxiemendamento saranno recuperati i finanziamenti per la scuola paritaria, dopo che al Senato, nonostante impegni della maggioranza, è rimasto il taglio di 135 milioni. Il rischio che il finanziamento alle paritarie, ancora una volta, venga a mancare è concreto e l’allarme, in ambito cattolico ma non solo, è molto alto. La votazione della Camera è considerata l’ultima spiaggia per accogliere la richiesta. Tutte le associazioni di categoria e dei genitori hanno preso posizione con un documento unitario ricordando, innanzitutto, che “le Scuole Paritarie rappresentano un importante e concretissimo esempio di applicazione dell’autonomia scolastica, di innovazione didattico-educativa e di razionalizzazione delle risorse economiche, che va a beneficio di tutti”. Infatti, secondo il comunicato, il risparmio che esse garantiscono annualmente allo Stato è ingente, pari a circa 6 miliardi di euro; la chiusura di ogni scuola paritaria rappresenta pertanto, sotto molteplici profili, un danno per tutta la società. Le associazioni, dopo avere dichiarato la loro delusione per la posizione del Governo che contraddice clamorosamente le dichiarate intenzioni di sostenere la libertà di educazione e la parità scolastica, fanno appello alla maggioranza e all’esecutivo, affinché il taglio alle paritarie venga annullato: “Chiediamo quindi che il contributo tagliato, pari a 135 milioni di euro, sia ripristinato nella misura di non meno di 150 milioni di euro, per dare seguito coerentemente alle promesse e agli impegni formalmente assunti dal Governo.” |