Emendamenti al salvaprecari
trasformati in ordini del giorno

 Orizzonte scuola 20.11.2009

Gli emendamenti, raccolti dall'Anief, riguardano l'estensione del salvaprecari anche all'a.s. 2010/11, la retrodatazione del periodo per cui è assicurata la priorità nell'assegnazione delle supplenze, revisione dell'attribuzione dei punteggi a partire dal biennio 2011-2012/2012-2013 nel caso di trasferimento di provincia, controlli sui servizi svolti nelle scuole paritarie, inserimento con riserva nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti iscritti per l'anno scolastico 2008-2009 ai corsi abilitanti COBASLID, AFAM di strumento musicale (classe 77/A) e Scienze della formazione primaria, trasformazione dei contratti da t.d. a t.i per chi abbia avuto 3 anni di incarico annuali

ORDINI DEL GIORNI APPROVATI

G1.12 (già emm. 1.12, 1.70, 1.94, 1.80 e 1.92)
Il Relatore
Non posto in votazione (*)
Il Senato,
            in sede di esame del disegno di legge n. 1835, recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010»,
        premesso che i ristretti tempi a disposizione del Senato non consentono la modifica del provvedimento e la conseguente terza lettura da parte della Camera dei deputati, pena il rischio della mancata conversione nei termini costituzionali;
        considerato che il decreto-legge non esaurisce il complesso tema del precariato scolastico, fornendo una risposta essenziale nell'immediato ma insufficiente a risolvere il fenomeno nel suo complesso,
        impegna il Governo ad affrontare tempestivamente la questione dandole definitiva soluzione con particolare riferimento ai seguenti profili:

1. estensione anche all'anno scolastico 2010-2011 delle norme di priorità assicurate dall'articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 134;

2. estensione agli anni scolastici 2006-2007, 2007-2008 e 2008-2009 del periodo in cui i docenti precari cui è assicurata priorità nell'assegnazione delle supplenze per assenza temporanea dei titolari ai sensi del medesimo articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 134, possono aver conseguito i requisiti ivi richiesti;

3. revisione dell'attribuzione dei punteggi a partire dal biennio 2011-2012/2012-2013 nel caso di trasferimento di provincia del personale docente ed educativo, prevedendo in particolare che i servizi prestati nelle scuole paritarie di ogni ordine e grado siano valutati a condizione che venga accertato, mediante certificazione, il versamento dei contributi previdenziali per il corrispondente servizio e che, in mancanza di tale certificazione, detti servizi non possano essere valutati;

4. inserimento con riserva nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti iscritti per l'anno scolastico 2008-2009 ai corsi abilitanti COBASLID, AFAM di strumento musicale (classe 77/A) e Scienze della formazione primaria;

5. soluzione della questione del concorso per dirigenti scolastici bandito con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 26 novembre 2004, annullato con le sentenze nn. 477 e 478 del Consiglio di giustizia amministrativa per la regione Sicilia, nel rispetto dei provvedimenti giurisdizionali legittimamente adottati, eventualmente prevedendo corsi di formazione della durata non inferiore a tre mesi per i candidati che hanno prodotto ricorso giurisdizionale per l'annullamento degli atti concorsuali;

6. reinserimento in coda nelle rispettive graduatorie generali di merito d'appartenenza, trasformate in graduatorie ad esaurimento dall'articolo 24-quinquies del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, dei vincitori e degli idonei del corso-concorso ordinario indetto con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 novembre 2004 e riservato per dirigenti scolastici, rinunciatari alla nomina o che, dopo l'accettazione della stessa, non hanno sottoscritto il contratto o assunto servizio; previsione che gli stessi siano nominati sui posti vacanti e disponibili nell'ambito dell'ufficio scolastico regionale d'appartenenza e a domanda, come previsto dall'articolo 24-quinquies del citato decreto-legge n. 248 del 2007, anche nell'ambito intersettoriale ed interregionale;

7. trasformazione ad esaurimento delle graduatorie permanenti di cui all'articolo 2-bis del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97 convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, ai fini del conferimento di incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e determinato per coloro che, inseriti nelle suddette graduatorie, abbiano maturato almeno 3 anni di incarico annuale di insegnamento nelle predette istituzioni,

impegna altresì il Governo a valutare misure idonee per:

1. esaurire sollecitamente le graduatorie con definitiva immissione in ruolo dei precari della scuola attraverso un piano straordinario di assunzioni;

2. reperire risorse adeguate ad assicurare la qualità e continuità del servizio scolastico ed educativo nelle scuole paritarie.

FRANCO VITTORIA, GARAVAGLIA MARIAPIA, RUSCONI, CERUTI, BASTICO, MARCUCCI, SERAFINI ANNA MARIA, SOLIANI, VERONESI, VITA
Non posto in votazione (*)
Il Senato,
            in sede di esame del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010;
        premesso che:
            l'articolo 1 del decreto-legge cosiddetto «salva precari», al comma 3 prevede la facoltà per l'amministrazione scolastica di promuovere, in collaborazione con le regioni ed a valere su risorse finanziarie messe a disposizione dalle regioni medesime, specifici progetti inerenti ad attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo dell'istruzione, della durata di tre mesi, prorogabili ad otto;
            tali progetti devono essere realizzati mediante l'utilizzo dei lavoratori precari della scuola, a condizione che gli stessi siano percettori dell'indennità di disoccupazione;
        premesso inoltre che:
            molti lavoratori precari con contratto di lavoro a tempo determinato scaduto lo scorso giugno, nella convinzione che le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame fossero realmente «salva precari», risolutive di una situazione incerta che si protrae ormai da troppo tempo, hanno rinunciato a chiedere l'indennità di disoccupazione nei tempi utili;
            conseguenza di questa scelta è, inevitabilmente, l'esclusione dalla platea dei beneficiari delle disposizioni di cui al presente decreto-legge di questi lavoratori precari il cui contratto a tempo determinato è scaduto, così come la possibilità di chiedere l'indennità di disoccupazione;
            si determina, in questo modo, una situazione di disparità di trattamento fra i precari percettori dell'indennità di disoccupazione ed i precari che hanno ritenuto inutile chiedere la suddetta indennità;
        impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare i provvedimenti necessari per eliminare questa situazione di disparità tra coloro che vivono nella stessa situazione di precarietà.
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DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE SUL D.L. 134/09

PETERLINI (UDC-SVP-Aut). Il disegno di legge in esame non prevede un progetto organico di riforma del processo di selezione del personale docente, ma più limitatamente interviene per garantire la continuità del servizio educativo nell'anno scolastico in corso. La scuola italiana non corrisponde più alle esigenze di un mercato del lavoro estremamente concorrenziale; ciononostante il Governo ha dimostrato scarsa sensibilità e attenzione nello stanziare i fondi necessari per il settore dell'istruzione, che è caratterizzato dalla precarietà di una parte significativa degli insegnanti. Diversamente, la scuola dell'Alto Adige, grazie alla forte autonomia accordatale, ha potuto conseguire ottimi risultati, ottenendo riconoscimenti anche da parte di organismi internazionali. Apprezzando l'accoglimento dell'ordine del giorno G1.108 con cui è stato dato un ulteriore riconoscimento di validità al modello dell'istruzione professionale della Provincia di Bolzano, annuncia il voto di astensione del Gruppo UDC-SVP-Autonomie, anche se sarebbe necessario prevedere un sistema che dia più autonomia alle scuole e sia più vicino alle Regioni e alle Province; inoltre, sarebbe opportuno adottare procedure che assicurino l'assunzione degli insegnanti migliori e che consentano di valutarne l'operato. (Applausi dal Gruppo UDC-SVP-Aut. Congratulazioni).

GIAMBRONE (IdV). Annuncia il voto contrario del Gruppo Italia dei Valori al decreto-legge in esame che si configura come un tentativo di tamponare le conseguenze dei tagli disposti dalla legge n. 133 del 2008. Si è infatti dovuta riconoscere la condizione di grandissima difficoltà, dal punto di vista economico ed esistenziale, in cui versano moltissime persone, i cosiddetti precari, che negli ultimi anni hanno assicurato il funzionamento delle istituzioni scolastiche assumendosi, spesso in condizioni disagiate, le stesse responsabilità e doveri del personale di ruolo, senza però godere dei loro stessi diritti. Per tali docenti la scuola non è stato un ammortizzatore sociale: semmai lo Stato li ha utilizzati per anni al minimo dello stipendio e reiterando ad ogni avvio di anno scolastico contratti a tempo determinato. Il provvedimento in esame avrebbe potuto essere una soluzione tampone solo se avesse disposto un blocco dei tagli per i prossimi due anni, una ipotesi su cui il Gruppo Italia dei Valori si era dimostrato disponibile a lavorare. Inoltre, vanno stigmatizzate le disposizioni di cui al comma 1-quinquiesdecies che si configurano come norme ad personam dettate da logiche clientelari, espongono il provvedimento al rischio di incostituzionalità e sembrano un'ulteriore beffa ai danni dei precari che, legittimamente inseriti in una graduatoria ad esaurimento, restano in attesa di un posto di lavoro. (Applausi dal Gruppo IdV. Congratulazioni).

PITTONI (LNP). La Lega Nord voterà a favore di un decreto-legge che evita i trasferimenti per l'anno scolastico in corso, prevedendo che i supplenti della scuola siano inseriti nelle graduatorie secondo le modalità precedentemente stabilite dal Ministero. Il Gruppo ha presentato un ordine del giorno che, in attesa di una riforma del reclutamento, impegna il Governo a rivedere l'attribuzione del punteggio in caso di trasferimento di provincia e a garantire, per la valutazione dei servizi prestati nelle scuole paritarie, che sia accertato il versamento dei contributi previdenziali. Il Governo si è impegnato, inoltre, a correggere la disposizione che sana la posizione dei dirigenti scolastici della Sicilia, vincitori di un corso concorso nel quale sono state evidenziate irregolarità. (Applausi dal Gruppo LNP).

RUSCONI (PD). Mentre i Governi di Francia e Germania investono risorse nella ricerca e puntano sulla scuola per garantire un futuro alle nuove generazioni, il Governo italiano si limita ad adottare provvedimenti che conseguono ai pesanti tagli inflitti al bilancio dell'istruzione dall'articolo 64 della legge n. 133 del 2008. La scuola non può essere riformata riducendo le risorse e cambiando le regole di assunzione del personale docente nel corso dell'anno scolastico. Il Governo di centrosinistra aveva affrontato il problema del precariato con un piano triennale di assunzioni che valorizzava la funzione docente e prevedeva la chiusura delle graduatorie: il centrodestra si limita a garantire a 15000 docenti il mantenimento della condizione di precarietà per un altro anno. La maggioranza di centrodestra non salva i precari né stanzia risorse per le scuole paritarie (di cui pure si erge a paladina), ma approva ordini del giorno che contraddicono palesemente le disposizioni del decreto-legge in esame e un comma introdotto alla Camera che sana gli effetti di un concorso dichiarato nullo dalla magistratura amministrativa. Per tutti gli interventi che appaiono necessari per il sistema scolastico e universitario nazionale, la maggioranza rinvia in modo indefinito alla quantificazione delle risorse derivanti dallo scudo fiscale e si accontenta di un ordine del giorno la cui realizzazione implicherebbe però l'utilizzo di una ingente quantità di risorse. L'Europa investe sull'istruzione, il Governo italiano la usa per reperire risorse da destinare ad altre finalità: per questo il voto del PD sarà convintamente contrario. (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Pardi).

ASCIUTTI (PdL). Il problema del precariato risale agli anni '70, quando furono previsti incarichi a tempo determinato e corsi abilitanti e fu introdotta la pratica delle assunzioni ope legis. L'istituzione delle scuole di specializzazione ha quindi aumentato la confusione, alimentando l'illusione di un ingresso in ruolo senza concorso. Bene ha fatto dunque il Governo, che ha ereditato una situazione splosiva, a produrre una discontinuità rispetto a tali pratiche e ad adottare un provvedimento che, nel solco delle politiche anticrisi, riconosce ai lavoratori precari della scuola impiegati continuativamente nel precedente anno scolastico la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze per l'anno in corso e incentiva le Regioni a promuovere progetti specifici di carattere straordinario che possano consentire l'impiego di ulteriore personale. Il piano triennale dell'ex ministro Fioroni era velleitario e privo di copertura finanziaria: un'organica riforma del reclutamento deve premiare il merito piuttosto che l'anzianità e deve collocare al centro del sistema d'istruzione lo studente anziché il docente. (Applausi dal Gruppo PdL e LNP. Congratulazioni).