Uno degli aspetti della conferenza stampa odierna del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e del collega della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta che certamente animerà di più i siti delle organizzazioni di rappresentanza sindacale nelle prossime ore è dato dalla quantificazione numerica del fenomeno del precariato nella scuola.

Vediamo queste cifre: la Gelmini in conferenza stampa ha spiegato che "i precari iscritti nelle graduatorie a esaurimento sono 558.316, ma con persone iscritte in più graduatorie". Quindi, ha continuato l'inquilino di viale Trastevere, "se vogliamo contare esattamente il numero delle persone precarie e non i posti, i precari risultano essere 268.000".

Di questi 268.000 insegnanti, quelli utilizzati nell'anno scolastico in corso "hanno raggiunto quota 130.000. Quindi noi conteggiamo come precari 130.107 che sono i supplenti che hanno avuto una supplenza annuale o fino al 30 giugno".

Per quello che riguarda i tagli, questi, ha assicurato la Gelmini, scenderanno da 42.000 a 18.000 posti. Il ministro ha ammesso che "con la Finanziaria era stato previsto un taglio di 42.000 posti", ma i 31.000 pensionamenti consentiranno "un numero molto inferiore di tagli: 11.000 supplenti non riconfermati e poi altri 7.000 supplenti non confermati a causa dell'esubero di docenti di ruolo e della riduzione di spezzoni-orario".

"La somma - ha concluso la Gelmini - fa al massimo 18.000 supplenti non riconfermati. E' comunque un dato pesante, ma non sono i 42.000 previsti dalla Finanziaria".