Gelmini, "Per integrazione tetto dal 2010-2001"

dall'AGI, 20.3.2009

Stampa Invia questo articolo(AGI) - Brescia, 20 mar. - 'La scuola oggi e' multietnica: dobbiamo discutere di questo tema con pacatezza e equilibrio, facendo in modo che si assuma fino in fondo la responsabilità dell'integrazione'. Lo ha affermato stasera il Ministro all'istruzione Mariastella Gelmini, rispondendo a margine del convegno 'La scuola di oggi, fucina di talenti di domani' all'Associazione industriale bresciana, alle domande dei giornalisti. 'La presenza di moltissimi studenti stranieri fa sì che le classi diventino ghetti, che non consentono l'integrazione - ha continuato Gelmini -. Per superare questo problema e' valida l'esperienza dei mediatori culturali, ma anche l'indicazione di un tetto, che scatterà non dal 2009 ma dal 2010-2011, così da dare alle scuole il tempo di organizzarsi. E' una scelta presa confrontandoci con i dirgenti scolastici provinciali e regionali. Abbiamo anche condizionato delle risorse per far si' che i ragazzi, soprattutto quelli che arrivano in Italia a 12, 13, 14 anni, possano essere seguiti nell'apprendimento della lingua italiana. Non ci può essere integrazione senza la conoscenza della cultura e della lingua. Utile in tal senso anche l'educazione alla cittadinanza'.

Il ministro ha aggiunto che "5500 corsi di laurea sono troppi. Applicando la legge 1/2009 abbiamo previsto una riduzione del 20 per cento valutando il numero degli iscritti, evitando la frammentazione degli insegnamenti e cercando di accorpare laddove e' possibile. Abbiamo anche diminuito le scuole di specialità da 1600 a 1200, rendendole in linea con la mediaeuropea". Gelmini ha aggiunto che "Parole come resposansabilità, autonomia e merito devono avere piena cittadinanza, questo a vantaggio degli utenti, perché la scuola deve servire anzitutto a studenti e famiglie, ma anche dei docenti'. 'Credo che l'assenza di una carriera per gli insegnanti e un avanzamento esclusivo per anzianità non abbia giovato loro per primi. In Parlamento si sta discutendo un disegno di legge molto importante sulla riforma del reclutamento e della governance, sulla formazione iniziale dei docenti e sulla valutazione. In un momento di crisi abbiamo la necessità di ripartire dalla scuola, e non e' corretto affrontare il tema solo dal punto di vista contabile, anche se combattiamo ogni giorno con le risorse. Ma ci sono anche molti sprechi ed inefficienze'.