GRUPPO DI FIRENZE

per la scuola del merito e della responsabilità

FORSE LA SCUOLA STA DIVENTANDO PIÙ SERIA

Lo pensano molti commentatori dopo i dati sul 5 in condotta

dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 2.3.2009.

Tutti i quotidiani riportano i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione sui risultati degli studenti delle scuole superiori nel primo quadrimestre, con particolare attenzione ai numerosi 5 in condotta, oltre 34 mila. Pioggia, raffica, valanga le immagini più usate. Qualcuno sostiene che in definitiva non sono poi così tanti su un totale di circa due milioni e mezzo di studenti (sarebbe l’1,36%). Sarà, però le insufficienze sono fioccate nonostante che il decreto che ne regolava l’uso prevedesse il cinque esclusivamente per comportamenti puniti con la sospensione di oltre quindici giorni, anche se è vero che il Ministro ha di fatto svuotato questa disposizione ancora vigente annunciandone un’altra molto meno restrittiva. Inoltre molte scuole hanno chiarito che anche il 6 e il 7 in condotta, valutazioni formalmente non insufficienti, devono essere intesi come giudizi negativi. Tra le sintesi giornalistiche dei dati si può leggere quella molto chiara di Giorgio Dell’Arti sulla “Gazzetta dello Sport”.

Molti i commenti positivi, cioè propensi a considerare questi dati come una svolta verso un maggior rigore (vedremo a fine anno). Lo dice la preside di un istituto alberghiero sentita dalla “Stampa” (la maggiore indisciplina si registra nei tecnici e nei professionali). Lo conferma la professoressa Mastrocola sullo stesso quotidiano. Sul “Giornale” Michele Brambilla invita i genitori a prendere esempio dalla scuola. Sul “Messaggero” lo storico Giovanni Sabbatucci saluta “il ritorno all’onor del mondo dei tradizionali strumenti valutativi di cui la scuola si è sempre servita per premiare il merito e sanzionare il demerito”.