IL BULLISMO DILAGA A REGGIO

I bulli spadroneggiano, professore picchiato

 di Andrea Vaccari dalla Gazzetta di Reggio, 22.3.2009

Uno di loro era sospeso e gli altri tre non erano entrati a scuola all'orario regolare delle lezioni. Ma ugualmente si sono introdotti nell'istituto e si sono comportati come se fossero a casa loro, incuranti del rispetto e dell'educazione. Il più vecchio, un ventenne, ha sfogato la sua rabbia contro un distributore di merendine, mentre un minorenne ha risposto al rimprovero di un professore sputandogli addosso e colpendolo con un pugno al volto. Per placare le intemperanze di questi quattro studenti stranieri, venerdì, sono dovuti intervenire gli agenti della questura.

L'episodio si è svolto in un istituto superiore della città.

Ad avvisare la centrale operativa, una telefonata della preside, spaventata dall'atteggiamento dei quattro giovani, che non accennavano a calmarsi.

Erano circa le undici, l'orario della ricreazione, quando i quattro studenti hanno deciso di recarsi a scuola, nonostante fossero privi della necessaria autorizzazione. Su uno di loro, infatti, un 20enne ripetente, grava un provvedimento di sospensione dalle lezioni (che non è il primo a suo carico: era già stato sospeso in passato per condotta non regolare), mentre gli altri tre, minorenni con un'età compresa tra i 16 e i 17 anni, risultavano assenti nelle rispettive classi.

Il più grande del gruppo, con l'intento di fare colazione, ha pensato di cibarsi con dei prodotti del distributore automatico dell'istituto. Ma dopo aver inserito le monete è rimasto a bocca asciutta, poiché il macchinario si è inceppato.

A quel punto, il ragazzo ha scatenato tutta la sua rabbia contro il distributore automatico, prima prendendolo a calci e pugni, poi scaraventandolo a terra. L'ira del giovane, non nuovo a «performances» di questo tipo, è stata poi placata dall'intervento di un professore.

Nel frattempo, uno degli altri tre ragazzi, si era acceso una sigaretta. Un altro professore, dopo avergli fatto notare che non era consentito fumare nei locali scolastici, per tutta risposta ha ricevuto in cambio uno sputo ed un pugno al viso. Il professore però, un cinquantenne della provincia di Reggio, nonostante il colpo ricevuto fosse molto forte, non ha voluto né richiedere l'intervento degli operatori sanitari né denunciare l'aggressore.

A quel punto la preside ha richiesto l'intervento della polizia. Gli agenti, arrivati a scuola nel giro di pochi minuti, hanno identificato ed allontanato i quattro giovani. Il 20enne è stato denunciato per danneggiamento, mentre lo studente che ha colpito il professore con un pugno è stato denunciato alla procura per i minorenni.

Sull'episodio è intervenuto il dirigente della divisione anticrimine della questura, Cesare Capocasa: «In questo caso non è corretto parlare di bullismo - ha spiegato - che si manifesta con una condotta predeterminata, cosciente, volontaria e persistente nel tempo. Siamo invece di fronte ad una delinquenza pura, caratterizzata da una condotta aggressiva. Come intervenire? Occorre lavorare tra famiglie, scuola e istituzioni creando una risposta di rete: i docenti non abbiano paura di intervenire, e le famiglie affrontino questi temi difficoltosi coi figli. Se non si prende posizione, si rischia che i delinquenti e i bulli si sentano autorizzati a continuare a comportarsi da tali».