Scuola

Gilda: governo debelli piaga
prof in nero in cambio punti

Lettera a Miur e Inps: basta lezioni gratuite in scuole private

 ApCOM 26.3.2009

Roma, 26 mar. (Apcom) - La Gilda degli insegnanti si appella al governo, al ministro Gelmini ai vertici dell'Inps per debellare il fenomeno dei docenti precari che per non rimanere indietro nelle graduatorie di supplenza accettano, soprattutto al Sud, di lavorare in istituti privati con contratti al minimo o addirittura a titolo di gratuito.

"Si tratta di uno scandalo che non è possibile tollerare e perciò chiediamo al governo di intervenire per porre fine a questo bieco sfruttamento dei colleghi precari", dice oggi Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda.

Alcuni episodi sono stati denunciati l'8 febbraio scorso su Raitre con il servizio 'La scuola tagliata' del programma 'Presa diretta'. Oggi Di Meglio ha scritto una lettera al ministro dell'Istruzione e al direttore generale dell'Inps "quelli segnalati in Campania - dice il sindacalista - sono gravi casi di docenti precari che accettano di prestare servizio a titolo gratuito nelle scuole paritarie per guadagnare punteggio nelle graduatorie ed entrare così finalmente di ruolo".

Per riuscire a combattere questa situazione è fondamentale la collaborazione dell'istituto nazionale di previdenza: "l'Inps - sostiene il leader Gilda - in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, potrebbe fare una verifica incrociata e accertare se per i docenti che hanno lavorato negli istituti paritari risultano i versamenti dei contributo. In questo modo si potrebbero portare alla luce le situazioni irregolari e punire le scuole che speculano sulla precarietà".

Ma il sindacato non se la prende con i docenti: "non critichiamo gli insegnanti perché sono vittime di un sistema malato che trae profitto dalla precarietà che investe tanti di loro".