Gelmini: ''Si prenderà 5 in condotta se...'' Tuttoscuola, 13 marzo 2009 Il Consiglio dei ministri ha approvato il regolamento sulla valutazione dei voti numerici in tutte le materie e i nuovi criteri di attribuzione del voto in condotta. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che ha spiegato che il 5 in condotta, in particolare, comporterà la non ammissione all'anno successivo o agli esami di stato e concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici. Per l'assegnazione dell'insufficienza, lo studente indisciplinato dovrà aver già preso una sanzione disciplinare. Una sorta di "cartellino giallo" dopo il quale se i comportamenti gravi persistono scatta il 5 in condotta. Per "meritare"' un 5 - ha precisato Gelmini - "durante l'anno è chiaro che ci deve essere traccia di comportamenti inadeguati e gravi come ad esempio quelli di uno studente che non frequenta regolarmente i corsi", che non ha nei confronti del preside, dei professori, del personale e dei compagni lo "stesso rispetto che chiede per se stesso", che non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza previste dai regolamenti di istituto, che non utilizza nel modo corretto i macchinari e i sussidi didattici a disposizione, che danneggia il patrimonio della scuola. Il titolare dell'Istruzione ha spiegato che queste regole definite eviteranno che l'assegnazione dell'insufficienza in condotta sia "utilizzata in maniera strumentale". L'inquilino di viale Trastevere ha poi spiegato che resta il giudizio per l'insegnamento della religione, e ha voluto smentire le voci che sembravano espellere il voto di educazione fisica dai voti che "fanno media". È poi ha confermato l'accesso diretto all'esame di stato per gli "ottisti" (chi ha l'otto in ogni disciplina) al termine del quarto anno delle superiori, compreso l'otto in comportamento. Il ministro ha spiegato che il Regolamento di valutazione del comportamento è un elemento premiante per la stragrande maggioranza degli studenti, e responsabilizzerà il ruolo degli insegnanti: "A scuola - ha detto la Gelmini - ci si reca non solo per imparare il sapere, ma anche per diventare cittadini consapevoli, e ciò si collega con Cittadinanza e Costituzione, che segna un distacco dalla educazione civica com'era una volta, e cd cui faranno parte insegnamenti nuovi come l'educazione ai corretti stili di vita, alimentare e ambientale". |