Scuola, boom di 5 in condotta
Più insufficienze, soprattutto nelle lingue

 I dati del ministero: più indisciplinati al Sud. Risultati più
scarsi nei professionali. Alle elementari preferite le 30 ore

 Il Gazzettino, 1.3.2009

ROMA (1° marzo) - Il 5 in condotta ha fatto strage nel primo quadrimestre. E le lingue battono la matematiche nelle insufficienze. Sono i dati del ministero dell'Istruzione che segnala come ci siano «più insufficienze rispetto all'anno scorso: al termine degli scrutini del primo quadrimestre, infatti, nella scuola secondaria di secondo grado, risulta che il 72% degli studenti ha riportato almeno una insufficienza (lo scorso anno erano il 70,3%). Il 28% degli studenti non ha riportato insufficienze. L'anno scorso erano il 29,7%.

Più insufficienze nei professionali. Maggiori carenze si registrano negli Istituti professionali e nelle regioni del Centro Sud. Sud che ha anche il record dei 5 in condotta. Nei professionali i rendimenti più scarsi con l'80% dei ragazzi che ha riportato insufficienze (valore identico a quello dello scorso anno). Seguono gli istituti tecnici con il 78,1% (dato peggiore del 76,4% dello scorso anno), i licei artistici e gli istituti d'arte 77,2% (73,8%), gli ex istituti magistrali con il 70,9% (57,6%), i licei scientifici 64,5% (61,9%), i classici 60,1 (57,6%). Gli studenti «più bravi» sono stati i ragazzi del Liceo Linguistico, in cui il 40,1% è arrivato agli scrutini intermedi senza insufficienze (lo scorso anno il 67,4% aveva avuto voti negativi). Le carenze si riscontrano in modo abbastanza uniforme tra le diverse zone del paese (Nord 70,1%, Centro 74,0%, Sud ed Isole 74,4%). Ma le insufficienze al sud crescono.

Le lingue battono la matematica. Tra le discipline, le lingue straniere superano la matematica e diventano la materia che registra il maggior numero di insufficienze, con il 63,3% (il 62,2% lo scorso anno). La matematica segue con il 61,1% (lo scorso anno era il 62,4%). Per quanto riguarda i 5 in condotta, sono stati 34.311, dei quali 8.151 con la sola insufficienza in comportamento. I più indisciplinati agli istituti professionali, seguono i tecnici. Meno indisciplinati nei licei classici e negli scientifici Nei licei classici e scientifici 3.000 alunni hanno riportato una insufficienza nel comportamento.

Più indisciplinati al Sud. A livello di aree geografiche i ragazzi più indisciplinati sono nel sud, seguono le isole, il centro e poi il nord. Nella scuola media i ragazzi con almeno una insufficienza sono stati il 46%, ma a differenza delle scuole superiori le carenze si distribuiscono in modo abbastanza omogeneo tra le principali discipline: matematica (59,7%), inglese (54%), seconda lingua comunitaria (51,4%), storia (51,1%), scienze (45,7%), geografia (42,8%), italiano (42,6%), tecnologia (38%), arte e immagine (25,7%), musica (24,7%), scienze motorie e sportive (7,4%).

Vincono le 30 ore. Per le iscrizioni alla prima elementare le famiglie hanno scelto le 30 ore. Per lo meno dai primi dati elaborati dal ministero delle Istruzioni. Per tutti gli orari, ricorda viale Trastevere la prima elementare avrà il maestro unico. Il ministero ha eseguito un campione su circa 900 scuole rappresentative e distribuite tra tutto il territorio nazionale. Dai primi dati, che non si possono certo considerare quelli definitivi per cui ci vorranno alcune settimane, risulta che il 3% abbia scelto le 24 ore, il 7% le 27 ore, il 56% le 30 ore, il 34% le 40. L'anno precedente le richieste non erano state rilevate dal ministero ma si stimano le seguenti tendenze: le 24 e le 27 sono richieste da una famiglia su 10; le 30 ore dunque sono la modalità più richiesta dalle famiglie (6 famiglie su 10 circa); le 40 ore sono sul livello della richiesta dell'anno scorso con un lieve aumento (3 famiglie su 10). I dati sono quelli arrivati all'indomani della scadenza delle iscrizioni, che era proprio al 28 febbraio.

Fioroni: bocciato modulo a 24 ore. «I dati del ministero evidenziano come le famiglie italiane abbiano bocciato il maestro unico e il modulo delle 24 ore. Il tempo pieno si rafforza nel nord del paese e il sud continua ad impoverirsi la dove ce ne è più bisogno di una offerta formativa in grado di rispondere ai bisogni del territorio». Lo dichiara Giuseppe Fioroni, responsabile Educazione del Pd. «La maggioranza delle famiglie italiane ha scelto 30 ore per la prima elementare basandosi sul modello precedente che prevedeva mensa e compresenza di docenti. Sorge spontanea una domanda, come farà questo governo con i tagli economico finanziari e le scelte fatte, a garantire gli standard di qualità a cui i genitori italiani erano abituati? Senza mensa e compresenza le 30 ore non daranno gli stessi effetti».

Cgil: ora governo rispetti impegni. Domenico Pantaleo, segretario di Flc Cgil, segnalando che il modello a 30 ore e quello a 40 da soli raccolgono il 90% delle preferenze delle famiglie italiane invita il governo a mantenere l'impegno preso. «Il vero nodo, infatti, è come tenere fede a quel impegno che il governo aveva assunto: Berlusconi e la Gelmini hanno chiesto alle famiglie di scegliere l'orario preferito, perchè poi loro avrebbero provveduto. Ora vogliamo vedere quello che faranno. Anche perchè - ha concluso Pantaleo - era già evidente la contraddizione tra gli orientamenti e i tagli previsti: era evidente e ora lo è di più».