RETROSCENA

Darwin, dopo cinque mesi
riapre il liceo della morte

La giornata in ricordo di Vito: «Non accada mai più»

Gianni Giacomino, La Stampa 4.5.2009

RIVOLI
Oggi, dopo più di cinque mesi, le aule del liceo «Darwin» torneranno a riempirsi di studenti. Ma non sarà una giornata come tutte le altre, no. Oggi si ricorderà Vito Scafidi, che aveva appena 17 anni quando è rimasto ucciso per il crollo del soffitto in un’aula del secondo piano. Era un sabato mattina, 22 novembre. La tragedia accadde durante l’intervallo. Nell’auditorium ci saranno politici e autorità che parleranno di sicurezza, di progetti per una scuola migliore e di fatti «che non devono accadere mai più». Fuori, nel giardino davanti alla scuola, rifatto da Fortunato, il papà di Vito, sarà piantato un cedro, che diventerà «l’albero della memoria». «Poi, a turno, tutti gli studenti lasceranno intorno alla piante dei messaggi per Vito – spiega la professoressa Maria Torelli, preside dell’istituto -. I pensieri saranno scritti su carta di riso, che è biodegradabile, con la poggia e il sole si scioglierà poco alla volta».

Non solo. Un allievo ha anche scritto una canzone per il povero ragazzo che verrà eseguita insieme ad una recita teatrale. Ci sarà anche un annullo filatelico speciale e poi con il Museo di Rivoli un’iniziativa nel parco, fatta con parole scelte dai ragazzi e realizzate con delle lastre di alluminio. Intanto è stata avviata la procedura per intitolare la scuola a Vito Scafidi, in ricordo del quale, sempre questa mattina, verrà scoperta una lapide. Da domani, invece, inizieranno regolarmente le lezioni, ma solo per i 580 alunni delle 26 classi ospitate fino a oggi al «Natta». «Tutte le classi quinte e alcune del triennio sperimentale, in tutto 17 sezioni, resteranno invece alla «Levi» di Cascine Vica», spiega ancora la preside. Solo il prossimo anno torneranno tutti a Rivoli, quando sarà terminata la seconda parte dei lavori.

Come spiega l’assessore provinciale all’Istruzione Umberto D’Ottavio: «Con un investimento di un milione e 350 mila euro abbiamo rinnovato completamente le aule del seminterrato, del piano terreno e di parte del primo piano. Adesso, per il secondo lotto dei lavori, sono a disposizione circa 600 mila euro che ci consentiranno di recuperare altre aule per settembre, alla ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva. È un intervento che ha sconvolto bilanci e programmi, ma si doveva attuare». La Provincia, intanto, durante l’estate metterà in sicurezza anche quei sei istituti del Torinese dove sono state individuate delle controsoffittature pericolose. «Stiamo lavorando a velocità incredibili e solo con risorse nostre. Il problema è che controlli accurati costano più di 25 mila euro a scuola e finora non sono arrivati fondi da nessuno», evidenzia ancora D’Ottavio.