Scambio di battute sui tagli tra il ministro
dell'Istruzione
"Giulio, me ne fai tante m.fv. la Repubblica 29.7.2009 ROMA - «Me ne fai tante. Ma lo sai che ti voglio bene». Proprio come una coppia di innamorati che, nonostante tutto, non riescono a lasciarsi. Ma stavolta i protagonisti sono due membri del governo. Lei, Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione. Lui, Giulio Tremonti, ministro dell'Economia. E tra di loro non c'è una storia d'amore ma questione di fondi, finanziamenti, risparmi e percentuali. Ieri erano entrambi alla Camera per la votazione del decreto anticrisi. E in un clima scherzoso si sono ritrovati a fare capannello nei corridoi di Montecitorio insieme ai colleghi Paolo Romani (vice ministro dello Sviluppo economico), Maurizio Lupi (vicepresidente della Camera) e il deputato Maurizio Bernardo, autore del contestato emendamento sulla Corte dei Conti che sta scatenando tante polemiche tra i magistrati. Un clima allegro tanto che la Gelmini si è avvicinata al titolare del Tesoro per comunicargli affettuosamente le sue rimostranze: «Me ne fai tante - gli ha detto - ma lo sai che ti voglio bene. Non riesco ad odiarti. Forse ho la sindrome di Stoccolma». Che è il termine utilizzato dagli psicologi per spiegare il sentimento di affetto che le vittime di un sequestro possono manifestare nei confronti del proprio rapitore. La Gelmini faceva riferimento ai risparmi stringenti richiesti dal ministero dell'Economia e che le hanno attirato critiche dall'opposizione e dal mondo della scuola per la sua riforma. |