I 50 alunni ammalati in GB stanno bene ma un
gruppo di Pistoia
è finito in ospedale. H1N1. I timori del ministro della Salute
Nuova influenza, cresce l'allarme
"Ma non c'è un rinvio delle lezioni"
Il virologo tranquillizza: "Nessuna
preoccupazione in Italia"
la
Repubblica 19.7.2009
ROMA - La nuova influenza è in arrivo
in Italia, e la riapertura delle scuole a settembre potrebbe avere
un effetto "amplificatore" per il virus A/H1N1. Tanto che il
viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, non esclude un possibile
rinvio della riapertura degli istituti scolastici se l'andamento
della malattia lo rendesse necessario. Ma precisa che al momento
tale misura "non è allo studio". E il ministro del'Istruzione
Mariastella Gelmini sottolinea che c'è la "massima attenzione
sull'evolversi della situazione della nuova influenza e sta
valutando con scrupolo tutti gli scenari", compreso "rinviare
l'apertura delle scuole". Sul fronte epidemia, mentre i 50 studenti
italiani contagiati dal virus della nuova influenza a Londra
rientreranno domani a Milano guariti, altri nove alunni di una
scuola media di Pistoia, ritornati a casa dopo una vacanza studio in
Inghilterra, sono stati trattenuti in ospedale perché affetti dal
virus dell'H1N1.
"Casi raddoppieranno ogni dieci giorni".
"L'epidemia di nuova influenza - ha affermato Fazio - arriverà anche
in Italia e, quando arriverà, presenterà una capacità di raddoppio
dei casi in media ogni 10 giorni". L'epidemia, ha precisato, "quando
arriverà, si svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e la
riapertura delle scuole è un momento cruciale. Per ora i contagi
sono fermi a 258, ma è probabile che si diffonda anche da noi una
vera e propria epidemia".
Gelmini: "Scuole apriranno regolarmente".
"Sono in perfetta sintonia con il viceministro Fazio -ha detto il
ministro dell'Istruzione Gelmini - è ovvio che se l'epidemia dovesse
assumere nel nostro paese un significato importante, si
assumerebbero tutte le precauzioni necessarie, compresa quella di
rinviare l'apertura delle scuole. Ma, ripeto, al momento questa è
un'ipotesi che non esiste".
Pd: "Si mettano d'accordo". "In
meno di un'ora - dice Giuseppe Fioroni del Partito Democratico - un
ministro parla di rinviare l'apertura delle scuola per la minaccia
di una epidemia influenzale e un altro dice il contrario. La scuola
e la salute dei nostri figli sono cose serie che non meritano
improvvisazione, superficialità, pressapochismo e tantomeno
allarmismo. Sommessamente, mi permetto di suggerire al governo che
prima di comunicare a mezzo stampa, sarebbe opportuno compiere una
seria riflessione e arrivare a una decisione comune per la
tranquillità e il bene del Paese".
Da lunedì numero verde 1500. I
numeri sono allarmanti: secondo le proiezioni del ministero della
Salute, entro marzo si potrebbero ammalare circa 4 milioni di
persone solo in Italia. Che sarebbero comunque meno di quelli
provocati ogni anno dalla normale influenza, ma resta comunque un
numero ragguardevole. Per questo il ministero sta pensando di
vaccinare 8 milioni di italiani entro la fine dell'anno. Per fornire
tutte le informazioni utili alla popolazione, da lunedì sarà attivo
il numero verde gratuito 1500.
Il virologo: "Nessuna preoccupazione in
Italia". "La situazione è sotto controllo - ripete il
ministro del Walfare Maurizio Sacconi - non alimentiamo gli
allarmismi". Anche il professor Fabrizio Pregliasco, virologo
dell'Università di Milano, smorza l'allarme per le ricadute della
nuova influenza nel nostro Paese. "La malattia - afferma Pregliasco
- non è grave sul singolo soggetto. La preoccupazione del
viceministro occorre inquadrarla più su un piano istituzionale. Le
parole di Fazio erano prevedibili, dopo che l'Oms ha annunciato
l'inizio della pandemia. In Italia, però, la situazione è stata
affrontata in tempo. Siamo riusciti a frenare la diffusione grazie a
un'azione coordinata delle Asl. E' normale che con le vacanze e con
i viaggi, il virus possa diffondersi", continua Pregliasco. "E'
importante però sottolineare che questa volta, rispetto al passato
abbiamo dei piani pandemici. Ogni Regione sa cosa deve fare".
Altre vittime in Cile e Singapore.
Le notizie dal mondo confermano la diffusione pandemica del virus.
In Cile ieri 7 nuovi decessi portano il drammatico bilancio a 40 nel
Paese. Singapore ha annunciato la sua prima vittima: un 49enne già
affetto da altre patologie mentre in Cina, più di 100 studenti
americani e britannici, insieme ai loro insegnanti, sono in
quarantena in un hotel dopo che otto di loro sono risultati positivi
alla nuova influenza A.
"Rimandare le gravidanze". E
intanto in Inghilterra pensano a misure più drastiche per arginare
la pandemia. Secondo il Daily Telegraph, Il National Childbirth
Trust, il maggiore organismo britannico di assistenza per gestanti e
neonati, ritiene che rinviare una gravidanza possa ridurre il
rischio di contrarre il virus o la gravità dei suoi effetti.
"Vaccino a settembre".
L'unico argine alla diffusione della malattia è il vaccino. Si
prevede che nei Paesi dell'Unione europea saranno 60 milioni le
persone che dovranno sottoporsi alla vaccinazione. Quattro società
in Europa stanno lavorando su alcuni ceppi influenzali selezionati.
Il direttore generale aggiunto per la sanità alla Commissione
europea Paola Testori Coggi è convinta che, "anche se non si può
sapere esattamente quando, entro settembre sono convinta che si
potrà arrivare ad un vaccino".