Polemiche sul bonus da Tuttoscuola, 18 giugno 2009 Come era facile prevedere, la sortita del ministro Gelmini sul bonus per gli alunni delle scuole paritarie ha suscitato reazioni immediate e assai dure. Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, ha così commentato: ''Da mesi sosteniamo che l'obiettivo vero del ministro Gelmini è distruggere la scuola pubblica per far posto alle private. Finalmente si ammette che avevamo ragione", dato che "le risorse da dare alle scuole paritarie sarebbero recuperate dai tagli alle scuole pubbliche, violentando la nostra Costituzione". Secondo il sindacalista la Gelmini avrebbe utilizzato "strumentalmente" i dati Ocse per sostenere che bisogna favorire le scuole private. Ma "il ministro Gelmini e il Governo sappiano che, se è quella la strada che intendono perseguire, la mobilitazione riprenderà con un intensità ancora maggiore a partire dal primo giorno del nuovo anno scolastico". Anche il capogruppo Idv nella Commissione istruzione al Senato, Fabio Giambrone, commenta polemicamente le dichiarazioni del ministro: "Il vero obiettivo della riforma Gelmini è rendere le scuole private più ricche per i ricchi e la scuola pubblica più povera per i poveri" perché, "tolti i rari esempi di istituti privati ad alto livello, la maggior parte di essi sono dei veri e propri diplomifici che sfruttano i giovani professori precari e sicuramente non si basano sulla meritocrazia ma solo sul dio denaro". La Federconsumatori, a sua volta, parla di un "ennesimo segnale che testimonia la volontà, ormai manifesta, di favorire sempre di più la privatizzazione dell'offerta formativa, riservando alla scuola pubblica una funzione del tutto marginale''. Secondo l'associazione dei consumatori un provvedimento di questo tipo "sarebbe inaudito, dal momento che viviamo in una società multietnica e multiculturale, nella quale i livelli di inclusione sociale devono essere garantiti prioritariamente dalla scuola pubblica". |