SCUOLA

Precariato, il Miur pensa
all'indennità di disponibilità

Per chi perde supplenza: presto tavolo permanente coi sindacati

 ApCOM, 11.6.2009

Per i circa 20.000 precari della scuola a rischio licenziamento già dal prossimo settembre il Miur sta valutando, con il sostegno dei sindacati, la possibilità di corrispondere un'indennità di 'disponibilità' al posto dell'indennità di 'disoccupazione': con il ministero dell'Economia e l'Inps è in fase avanzata di discussione un'ipotesi di intervento articolato che, utilizzando anche risorse economiche diverse, provenienti ad esempio dalle Regioni (Marche, Puglia, Campania, Lombardia e Sardegna hanno già dato la loro disponibilità) o da una parte (il 30%) delle economie derivanti dai tagli, attiverà fondi ad hoc per garantire il sostegno al reddito nei periodi in cui non lavoreranno. Con l'indennità di 'disponibilità' il ministero dell'Istruzione intende in pratica assicurare la continuità del rapporto di lavoro a tutti coloro (docenti e personale Ata) che in questo anno scolastico sono titolari di un contratto di lunga durata (annuale, 31 agosto, o fino al termine delle lezioni), ma che a seguito dei tagli previsti in Finanziaria (42.000 docenti solo nel 2009/10) non verranno riconfermati.

Per questi lavoratori il Miur sta così predisponendo, oltre che una priorità per le chiamata su supplenze di durata breve (temporanee), anche un riconoscimento economico sovvenzionato da risorse provenienti dagli ammortizzatori sociali. Un riconoscimento, peraltro, utile anche ai fini dell'anzianità di carriera del personale, poiché avrebbe validità anche da un punto di vista giuridico. Il ministro Gelmini e i dirigenti di viale Trastevere hanno espresso il progetto durante la riunione con i sindacati, su precariato e tagli, svolta nella serata di ieri: durante l'incontro, i vertici del ministero dell'Istruzione hanno anche presentati la necessità di costituire un 'tavolo permanente', con le stesse organizzazioni sindacali, non appena arrivino conferme di adeguata copertura economica. Un confronto decisivo sull'ipotesi indennità di 'disponibilità' è in programma per l'inizio della prossima settimana con i tecnici dell'Inps e del ministero del Welfare.

I sindacati, promotori dell'iniziativa, hanno espresso apprezzamento per la soluzione prospettata dal ministro. "Abbiamo invitato il ministro - ha rivelato la Cisl Scuola - a definire nel più breve tempo possibile le intese e gli strumenti necessari per dare corpo a questa ipotesi, che vede coinvolti diversi soggetti politici e istituzionali (il Ministero del Welfare e il Mef, ma anche l'Inps e le Regioni), oltre a richiedere anche interventi di tipo legislativo. Rispetto alle attese dei precari, a fronte dei preoccupanti scenari che si profilano per il prossimo anno scolastico, le risposte devono essere date con la massima tempestività". D'accordo con questa posizione anche la Uil Scuola: "È positivo - ha fatto sapere il sindacato di Di Menna - che si pensi non ad una 'indennità di disoccupazione' ma ad una 'indennità di lavoro' e l'utilizzo di tutte le risorse disponibili a questa finalità. Gli strumenti in campo devono riguardare docenti e personale Ata. La soluzione deve essere certa e tempestiva. Va evitato, in ogni modo, che la sua realizzazione venga ritardata o complicata da motivazioni formalistiche, burocratiche".