Scuola, ecco la riforma dei Licei
Pił latino, lingue e matematica

Dai 400 indirizzi sperimentali di oggi si passerą a 6 licei. Latino in numerosi indirizzi e si rafforzerą la presenza delle lingue. Il nuovo modello partirą dall’a.s.2010-2011 per le prime e le seconde. La riforma entrerą a regime nel 2013

   il Quotidiano, 12.6.2009

Roma, 12 giugno 2009 - La riforma dei licei approvata oggi dal Consiglio dei ministri e che entrera’ in vigore dall’anno scolastico 2010/2011 portera’ sioprattutto alla semplificazione, dai 400 indirizzi sperimentali di oggi si passera’ a 6 licei. Il latino sara’ presente in numerosi indirizzi e si rafforzera’ la presenza delle lingue. Il nuovo modello dei licei voluto dal ministro Mariastella Gelmini partira’ gradualmente, coinvolgendo a partire dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde. La riforma entrera’ a regime nel 2013.


STOP ALLA FRAMMENTAZIONE: I 396 indirizzi sperimentali attuali, i 51 progetti assistiti dal ministero e le tantissime sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei: l’artistico, articolato in tre indirizzi (arti figurative, architettura, design, ambiente, audiovisivo, multimedia, scenografia), il classico, lo scientifico (con l’opzione scientifico tecnologica), il linguistico, e due new entry, il liceo musicale e coreutico e quello delle scienze umane.
 

LA VALORIZZAZIONE DELLE LINGUE: sia quelle antiche (il latino) che quelle moderne saranno valorizzate, spiega Gelmini. Il latino sara’ presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane, come opzione negli altri licei. L’inglese verra’ insegnato in tutto il quinquennio del classico e in ogni indirizzo, al quinto anno, e’ previsto l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Al liceo linguistico di idiomi stranieri se ne apprenderanno tre.

 

POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA: e’ previsto un incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per “irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti”. Gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico.
 

MENO ORE, MA PIU’ APPRENDIMENTO: i quadri orari, spiegano dal ministero, saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perche’ questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni.


MATERIE OPZIONALI: Le scuole avranno una quota dell’orario (fino al 20% nel biennio, il 30% successivamente) da utilizzare per attivare materie opzionali. Attraverso questa quota, ogni scuola puo’ decidere di diversificare le proprie sezioni e anche di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco.


ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: La Gelmini punta a raccordare di piu’ la scuola con il mondo del lavoro con la possibilita’, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (universita’, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie).