Contratto di disponibilitą:
sindacati interessati, no dei precari

da Tuttoscuola, 11 giugno 2009

Il "contratto di disponibilitą" per i precari con incarico annuale che rischiano di perdere il posto dal prossimo mese di settembre raccoglie l'interesse dei sindacati (per Di Menna, segretario Uil scuola, " č positivo che si pensi non ad una ‘indennitą  di disoccupazione'  ma ad una ‘indennitą  di lavoro'"), ma viene respinta dalle organizzazioni dei precari della scuola, che proclamano un sit-in di protesta di fronte al Parlamento per il prossimo 15 luglio.

Tra i motivi della contestazione i 57.000 tagli del prossimo anno, la riduzione del tempo scuola e l'aumento degli alunni per classe, in contrasto con le norme sulla sicurezza, sulla prevenzione incendi e sugli indici minimi di funzionalitą didattica. I precari chiedono poi il blocco della riduzione dei posti di sostegno e del ridimensionamento dei finanziamenti assegnati annualmente alle scuole per la nomina dei supplenti e per il funzionamento ordinario.

Le organizzazioni  dei precari non si limitano peraltro a chiedere la sospensione dei tagli previsti dalla legge 133 (circa 140.000 unitą di personale in tre anni),  ma chiedono anche "l'immediata assunzione di tutti i precari a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di diritto e di fatto".

Ma a questo proposito il Miur ha fatto sapere, nell'incontro con i sindacati  sul precariato svoltosi lo scorso 10 giugno (ma i rappresentanti dei precari non vi hanno partecipato), che il Ministero dell'Economia sta ancora esaminando la richiesta di 20.000 assunzioni, da effettuare entro il prossimo 31 agosto, avanzata da mesi dallo stesso MIUR.