Federalismo fiscale:
il Governo cerca lo "scatto" della condivisone

da Tuttoscuola, 12 gennaio 2009

La discussione in corso nelle Commissioni di merito del Senato sull'attuazione del federalismo fiscale sta portando alla quarta elaborazione rispetto al testo originario del Governo, che si muove nella logica di superare le resistenze dell'opposizione parlamentare.

I tempi di approvazione del nuovo testo di federalismo fiscale da parte del Senato subiranno certamente uno slittamento, nonostante la tempestività della ripresa dei lavori nelle tre Commissioni riunite Affari Costituzionali, Tesoro e Finanze a partire da martedì 13 gennaio. L'approdo del provvedimento in Aula al Senato non potrà avvenire prima di martedì 27.

Il nuovo articolato dovrebbe presentare, tra l'altro, alcuni aggiornamenti anche rispetto all' istruzione. Si ipotizzerebbe il finanziamento di tutte le funzioni amministrative che debbono essere trasferite dallo Stato alle Regioni per effetto della riforma del Titolo V, parte seconda della Costituzione, fermo restando il finanziamento al 100% delle spese per assicurare ai costi standard i livelli essenziali delle prestazioni relativi a tutti i diritti civili e sociali.

Sulla questione in più occasioni l'assessore laziale Silvia Costa, Coordinatore della IX Commissione degli Assessori Regionali all'istruzione e formazione, ha sottolineato che "le attività svolte dalle Regioni in attuazione del Titolo V dovevano essere integralmente tenute in considerazione per la formazione del parametro del "costo standard" per permettere la copertura di tutti i costi relativi alle prestazioni rese" per garantire il servizio educativo.

La previsione del nuovo articolato rende ancora più pressante ed improcrastinabile l'esigenza di accertare in particolare per il settore istruzione come hanno impattato sui contesti istituzionali locali e sul territorio il decentramento amministrativo previsto dal decreto legislativo 112/98 e la riforma del Titolo V.