Obama: voglio una scuola
di prima classe

da Tuttoscuola, 17 gennaio 2009

Durante la campagna elettorale era sembrato che Barack Obama volesse puntare le sue carte "scolastiche" soprattutto sul versante dell'equità, del sostegno agli allievi a maggior rischio di emarginazione, quasi sempre appartenenti alle minoranze etniche e linguistiche.

Anche la scelta di Arne Duncan, già sovrintendente del distretto scolastico di Chicago, come ministro dell'Educazione sembrava andare nella stessa direzione, essendo Duncan personaggio noto per il suo impegno riformatore, e le iniziative di sostegno alle fasce deboli della popolazione scolastica, messe in campo proprio a Chicago, capitale dell'Illinois, lo Stato rappresentato da Obama come Senatore.

Ma nelle ultime interviste, rilasciate a varie testate la scorsa settimana, l'accento del presidente eletto degli USA è caduto soprattutto sulla qualità della scuola nel suo insieme: "voglio una scuola di prima classe" non solo per le mie figlie, ha detto Obama, ma per tutti i giovani americani.

E' probabile che tra le diverse azioni che compongono la grande legge federale del 2001 No Child Left Behind, approvata a suo tempo con larga maggioranza bipartisan, e che Obama ha promesso di rifinanziare, saranno implementate quelle che spingono gli Stati a ricercare e premiare l'eccellenza, e a innalzare il livello medio di preparazione degli allievi nelle materie chiave (inglese, matematica, scienze, tecnologia).