Lauree e stipendi: Economia la più remunerativa, Veterinaria la più "povera"

Studio sui guadagni dei neo-dottori in Veneto un anno dopo il diploma.
L'entrata mensile media è di 1097 euro

D.L.M. Il Gazzettino, 12.1.2009

VENEZIA (12 gennaio) - Ormai sempre più studenti ritengono necessario completare il ciclo di studi con una formazione universitaria. Nel 2007, ad esempio, le matricole in tutta Italia sono state circa 300 mila, di cui 16 mila veneti, 5 mila nel Friuli Venezia Giulia e poco più di 4 mila nel Trentino Alto Adige. Questa massa enorme di giovani ha ben chiaro in testa il fatto di voler aumentare il proprio bagaglio culturale, ma spesso ha dei dubbi su quali studi approfondire. Specialmente i giovani versatili, che potrebbero affrontare con successo anche percorsi diversi.  In questa ipotesi diventa decisivo stabilire quali siano gli ambiti in cui si ottengono le gratificazioni maggiori, o quelli semplicemente più remunerativi. Sono certamente utili le informazioni riassunte nella tabella che pubblichiamo a fianco e che riguardano esclusivamente la nostra regione, con riferimento ad aspetti puramente economici.

È senza dubbio utile, ai fini della scelta finale, che uno studente possa conoscere in anticipo quale potrebbe essere, ad un anno dal conseguimento della laurea, lo stipendio medio netto atteso (nei nostri esempi i riferimenti sono relativi agli stipendi del 2007 per laureti nel 2006); o ancora quali sono i corsi di studio in cui è più facile conseguire retribuzioni elevate. O qual è la differenza di stipendio – a parità di mansione – di una donna rispetto ad un coetaneo maschio e moto altro ancora.

Il primo quesito cui pensiamo valga la pena di rispondere è quale sia lo stipendio di un laureato (anno 2006) a 12 mesi dal conseguimento del titolo (quindi nel 2007). I risultati non sono certo confortanti. Il guadagno medio, infatti, è di appena 1.097 euro. Ma l’uomo è a 1.182 euro, mentre la donna è a 1.012. La differenza è quindi molto elevata, pari al 15%.

Questo stipendio non è molto maggiore di quello di un diplomato. Ma ricordiamo che il gap si ampia con il progredire dell’anzianità.

Dopo 5 anni la differenza è infatti già pari a 350 euro al mese. Altro dato interessante riguarda le lauree “più ricche”. I guadagni maggiori nel Veneto sono percepiti dai laureati in Economia, mentre all'estremo opposto si trovano i laureati in Medicina Veterinaria.

Solo un gradino sopra questi, invece, troviamo le paghe dei laureati in Psicologia e Lettere e Filosofia. Tutti con stipendi medi inferiori a 900 euro mensili.

Dalla tabella si nota, quindi, che un corso di laurea tra quelli più richiesti consente di partire subito con una differenza di stipendio netto pari anche a 500 euro al mese rispetto alle lauree meno richieste.

Altra variabile interessante cui abbiamo già fatto cenno è lo squilibrio tra uomo e donna negli architetti, dove la differenza è quasi 400 euro; seguono i farmacisti, dove il gap si attesta su un valore di oltre 350 euro. La minore differenza la si rileva nelle lauree in Medicina e Scienze.

Conviene laurearsi, allora?

Abbiamo fatto un calcolo. Se pensiamo che laurearsi possa costare 1.000 euro a mese per 4 anni, e che si rinunci per lo stesso tempo ad uno stipendio sempre di 1.000 euro a mese, si ricava che il non laureato parte con un vantaggio di 96 mila euro dopo 4 anni. Se li investisse per 40 anni (fino alla pensione) ad un tasso reale del 3%, avrebbe alla fine un capitale di 313 mila euro.

Questo è il gap che il laureato deve colmare in 40 anni di lavoro. Per annullarlo sono necessari 746 euro in più al mese.