La nuova sede scolastica di Sheffield (Gb) ha deciso di chiamarsi "Luogo per imparare"
Niente campanella, e genitori che entrano in classe quando vogliono

La scuola che non è una scuola.
Porte aperte e alunni in ciabatte

Cinzia Sasso, la Repubblica 3.1.2009

LONDRA - Ha cinquecento alunni, un sacco di classi, una direttrice, tanti insegnanti e bidelli, ma non si chiama scuola. Watercliffe Meadow, un complesso che ospita bambini a cominciare dal nido fino alla fine delle medie, vuole essere definito "un luogo per imparare". E non è un dettaglio: nata dalla ristrutturazione di tre istituti diversi nella zona di Sheffield, la nuova sede scolastica rivendica con orgoglio di non usare quella parola - scuola - perché avrebbe delle connotazioni negative e, invece che avvicinare, allontanerebbe dalla cultura le famiglie e i loro bambini.

La rivoluzione lessicale è solo un aspetto del più generale cambiamento: in nome della volontà di avvicinarla il più possibile alla gente, Watercliffe Meadow non ha i tempi scanditi dal suono della campanella, né, allo scadere dell'orario di ingresso, le porte vengono chiuse. I bambini possono seguire le lezioni in ciabatte e in ogni momento è possibile per i genitori entrare.

"Vogliamo - ha spiegato la direttrice Kinda Kingdon - creare un nuovo tipo di esperienza, vogliamo che tutti si sentano vicini a questo luogo, vogliamo che non ci siano barriere tra dentro e fuori".

Il "luogo per imparare" ha raccolto in realtà più critiche che consensi. Non sulla sostanza, perché rientra in un progetto del governo inglese quello di trasformare gli edifici scolastici in luoghi aperti 365 giorni l'anno dalle 8 del mattino alle 6 del pomeriggio, quando per la battaglia ingaggiata sul nome. Tutti i commentatori trovano esageratamente all'insegna del politically correct l'uso della perifrasi al posto del semplice nome proprio e ritengono che non sia nemmeno educativo cancellare dal vocabolario degli alunni il termine scuola.

L'esempio di Sheffield, però, sta per essere ripetuto in altri istituto della Gran Bretagna dove sono pronti a ribattezzare "advanced learning center" i licei e ad aprirli a tutti, alunni veri e propri e no.