Ora arriva la stangata sugli ata
Nel regolamento sugli organici, approvato dal
consiglio dei ministri, Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi 24.2.2009 Il rischio è paventato sopratutto per le scuole elementari, ancora una volta loro le più colpite, dopo il taglio già inferto ai maestri dalla riforma Gelmini. In particolare quelle che sono dislocate in zone periferiche e hanno più plessi. Accadrà infatti che per una popolazione di 600 alunni una scuola potrà contare su 7 collaboratori in organico. Il che vuol dire che se sono organizzate, come spesso succede appunto alla primaria, in 4 sedi distaccate e magari ci sono anche corsi pomeridiani, potrebbe fisicamente non essere garantita l'apertura e la chiusura dei cancelli. È uno degli effetti del decreto sugli organici degli Ata - il personale ausiliario, tecnico e amministrativo - approvato in prima lettura venerdì scorso (si vedano le anticipazioni di IO di martedì) dal consiglio dei ministri. Nel gran balletto della riduzione degli organici della scuola voluto dalla manovra finanziaria estiva, bidelli, segretari e tecnici dovranno scontare in tre anni 44 mila tagli rispetto all'organico di 252 mila posti previsto nel 2007/2008. Il contenimento della spesa riguarda in particolare il profilo dei collaboratori scolastici -ovvero i bidelli - per i quali si prevede un taglio prossimo al 20% dei posti oggi attivi: da soli dovranno rinunciare a circa 30 mila unità di organico. Seguono poi gli assistenti amministrativi, con una riduzione di 10 mila posti, e, da ultimi, i direttori e gli assistenti tecnici. Per cercare di stemperare gli effetti negativi sul servizio, il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha proposto alcuni correttivi. Per esempio, la creazione di segreterie on line, che assicurino in rete il servizio a più scuole. Sopperendo così alla riduzione della presenza fisica dei segretari e del personale amministrativo di alcune scuole. A prevederlo è l'articolo 3 del regolamento: «Gli uffici di segreteria delle istituzioni scolastiche ed educative possono collegarsi in rete per l'espletamento di attività e servizi di interesse comune». E poi c'è il problema della copertura della scuole plurisedi, garantita dai collaboratori. Per le primarie e secondarie si primo grado con più plessi, il dpr prevede un correttivo (le tabelle allegate al decreto riscrivono tutte le corrispondenze tra alunni e personale di organico autorizzato): per esempio, per chi ha fino a 4 plessi, il direttore regionale potrà violare i parametri generali e assegnare due unità in più di collaboratori. Comunque troppo poco, hanno già fatto sapere i sindacati a viale Trastevere, per assicurare il servizio in particolare alle elementari. Perché qui, a differenza di quanto avviene alle secondarie, vi è un problema di assistenza e sorveglianza specifico dettato anche dall'età degli alunni. |