COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

Coda o pettine: parola al ministero

dal Coordinamento Precari di Venezia, 5.2.2009

Oggi pomeriggio il ministrero risponderà alla Camera ad un'interpellanza urgente dell'on. Antonino Russo, volta a conoscere l'orientamento ministeriale sull'inserimento a pettine nelle GaE e sulla possibilità per i sissini di spostare i 24 punti da una graduatoria all'altra.

Il Miur infatti si appresta ad emanare il decreto per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali, rese ad esaurimento dall’art. 1, comma 605, della Legge 296/06, ma uno dei punti caldi ancora in bilico è rappresentato dal criterio d'inserimento nelle GaE degli aspiranti che cambiano provincia, in coda alla relativa fascia ovvero a pettine sulla base del punteggio posseduto. Il ministro ha chiesto la scorsa settimana anche alle Ooss di esprimere il proprio parere. La UIL-scuola si è già pronunciata a favore dell'inserimento in coda, a tutela delle scelte effettuate dagli iscritti due anni fa. Attendiamo di conoscere il pronunciamento anche degli altri sindacati.

Uno degli inviti più pressanti alla UIL-scuola era arrivato dalla sede della Lombardia, argomentando fortemente la propria richiesta per l'inserimento in coda, salvo fare il classico autogol in chiusura del documento dove, scrivendo "E' accettabile la possibilità di cambio di provincia soltanto nel caso di graduatorie esaurite!", di fatto ammette la conformità dell'inserimento a pettine, che non può certo valere solo per specifiche situazioni.

Ricordiamo che l'inserimento in coda in realtà non è ufficialmente previsto da nessuna delle vigenti norme. Compare solo nelle "premesse" del DDG del 16/3/07 in cui il direttore Fiori scrive in modo del tutto arbitrario "considerato... che dall’a.s. 2009/10 è consentito solo l’aggiornamento della propria posizione e il trasferimento ad altra provincia, in posizione subordinata a tutte le fasce", ma nel corpo del decreto né in nessun'altra precedente norma si è mai stabilito un tale criterio. La "considerazione" di Fiori nasce dal legittimo convincimento che le GaE, com'era previsto, sarebbero effettivamente rimaste "a esaurimento" e quindi "chiuse" a ulteriori ingressi. Tuttavia, la riapertura già decisa per quest'anno, per consentire l'inserimento dei neo-abilitati (tra cui quelli del IX ciclo Ssis), ha di fatto riportato le GaE allo "status" di "permanenti" e quindi senza vincoli per gli inserimenti, che avverranno effettivamente a pettine per tali aspiranti. Peraltro, proprio la "premessa" al DDG di Fiori è stata oggetto di una recente sentenza del Tar del Lazio, che ha dato ragione ai ricorrenti contro la collocazione in coda alla prossima riapertura, considerata anche l'iniquità di trattamento che si realizzerebbe altrimenti tra chi si inserisce ex-novo e chi si trasferisce.

Non ci esprimiamo quindi qui a favore o meno dell'inserimento a pettine, ma confermiamo la nostra opinione da un punto di vista puramente normativo, ritenendo privo di basi giuridiche il criterio della collocazione in coda, minato dalle differenze di trattamento.

Una possibile alternativa, che andrebbe però meglio valutata nella fattibilità, potrebbe essere quella di "regionalizzare" il tutto, affiancandosi maggiormente all'altro canale concorsuale di reclutamento e agli orientamenti più recenti tale in campo: considerati la straordinarietà della riapertura delle GaE e l'ambito regionale delle Ssis, si potrebbe decretare, per i nuovi abilitati, un'iscrizione vincolata alle sole province della regione di conseguimento dell'abilitazione e, per gli altri aspiranti, un trasferimento, parimenti con inserimento a pettine, ma solo tra le province della stessa regione.