Padova. A scuola con il bodyguard, non basta:
«Poca sicurezza, ce ne andiamo»
Ieri l'ennesima
aggressione davanti alla scuola per estetiste
di via Tommaseo nonostante un ex carabiniere scorti le ragazze
Il Gazzettino
18.2.2009
PADOVA (18 febbraio) - La goccia che ha
fatto traboccare il vaso, e che ha portato il direttore della scuola
di formazione per estetiste alla risoluzione di
chiudere la sede dell'istituto in via Tommaseo, è caduta ieri
mattina: una studentessa quindicenne è stata circondata e
importunata da un gruppetto di cinque giovani di colore.
Erano le 7.40, e la ragazza che stava per entrare nella scuola si
trovava sotto i portici dell'edificio dove c'è la sede dell'agenzia
di formazione e lavoro estetica e turismo. Qui è stata circondata da
cinque ragazzi di colore. «Fortunatamente la nostra allieva è
riuscita a divincolarsi, trovando rifugio all'interno della scuola -
ha raccontato il direttore dell'istituto, Marco Spiandorello -, ma
quanto accaduto l'ha profondamente turbata e nelle prosime ore
valuteremo se sporgere denuncia».
La scuola è arrivata al punto di assumere una guardia del corpo per
proteggere le ragazze: «In questi mesi le abbiamo provate tutte,
assumendo anche un ex carabiniere per scortarle fuori dall'edificio
durante la ricreazione e al termine delle lezioni». Il direttore
del'agenzia, che ha altre due sedi in via Foscolo e via Bellini,
motiva così la decisione di chiudere lo spazio di via Tommaseo: «Quella
strada è ormai fuori controllo: lì non esiste più la legge. C'è un
vuoto dello Stato e noi educatori scolastici non ci sentiamo più in
grado di tutelare le nostre allieve»
Una nota critica nei confronti di Spiandorello è stata diramata ieri
dalla Questura di Padova, che rilevava come il direttore
non avesse "denunciato agli organi di polizia, nemmeno
telefonicamente, l'asserito episodio e sebbene più volte invitato a
recarsi in Questura per riferire formalmente, assumendosene la
responsabilità, ha declinato l'invito riferendo di avere un impegno
a cena".