Il Comune verso il tetto di 6 extracomunitari per classe Scuole "ghetto", ora i genitori annunciano la rivolta Scoppia l'emergenza stranieri nelle scuole capitoline. I numeri del fenomeno che vede bimbi italiani in minoranza nelle classi, denunciato da Il Tempo pochi giorni fa, vedono nell'istituto Pisacane del VI Municipio l'emblema di una situazione che si ripete nei quartieri dove è più alta la presenza delle comunità straniere. Il Tempo 6.2.2009 Nella scuola del Prenestino su 180 bambini iscritti, 170 sono extracomunitari e nella prima elementare c'è un solo bimbo italiano su 23. Così la scuola Di Donato, all'Esquilino, dove ci sono 27 bambini stranieri su un totale di 109 alunni immigrati che frequentano le 15 scuole del Municipio. Ancora, in II Municipio su 138 alunni stranieri 40 frequentano la stessa materna all'Alessi. Una situazione che si ripete in IV Municipio, in VII, in VIII, in XIII, in XX. Il paradosso è che mentre alcune scuole sono state trasformate in «ghetti», con una sproporzione enorme tra stranieri e italiani, altri istituti, anche vicini, hanno invece un rapporto di nazionalità equilibrato. E proprio in questa direzione vanno le regole dettate dall'assessorato capitolino che coincidono con le linee del ministro Gelmini e che prevedono per le iscrizioni di bimbi stranieri «piccoli gruppi» di 5/6 alunni per classe. Una direttiva che stentava però a decollare, fino a ieri, quando al grido d'allarme lanciato dalle mamme della scuola Pisacane ha risposto una riunione urgente convocata dall'assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio, con i dirigenti scolastici e municipali. Nella notte è stato raggiunto l'accordo. «Per il momento - ha spiegato l'assessore - le scuole accoglieranno con riserva le iscrizioni degli alunni fuori zona, contemporaneamente, a partire dalle prime classi, i genitori saranno orientati a iscrivere i propri figli nelle scuole più vicine alla propria abitazione».
Ma l'emergenza va affrontata anche in altre scuole «ghetto» e per
questo il Campidoglio si è già reso disponibile a fornire il
servizio di scuolabus ai bimbi che dovranno scegliere istituti
diversi. |