Scuola
Anief: nuovo anno a rischio La didattica si bloccherà: precari esclusi dalla programmazione ApCOM, 1.2.2009 Roma, 1 feb. (Apcom) - Secondo l'Anief lo spostamento in avanti di un mese delle immissioni in ruolo, alla fine di agosto, deciso dal Miur comporterà seri problemi per l'avvio dell'anno scolastico a causa della conseguente nomina ritardata dei supplenti annuali: "la scuola si bloccherà perché il personale precario sarà escluso dalla programmazione annuale, e tutto ciò per una falsa analisi della situazione attuale", denuncia Marcello Pacifico, presidente dell'Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione. L'associazione, che difende gli interessi dei precari ed in particolare quelli abilitati attraverso le scuole di specializzazione universitarie, ritiene illegittimo l'art. 36 del dl 207/2008 perché sebbene nelle sue premesse voglia garantire di "evitare spostamenti di personale ad anno scolastico iniziato assicurando la nomina di personale di ruolo o supplente annuale o al termine delle attività" entro il 1° settembre 2009, di fatto, con la nuova norma proroga al 31 agosto tutte le operazioni legate al personale di ruolo (assunzioni e immissioni in ruolo)". Si tratta di operazioni propedeutiche per l'inizio delle stesse operazioni di assegnazione delle cattedre in supplenza da parte degli uffici scolastici provinciali tramite le cosiddette scuole polo. "La scuola inizierà il 1° settembre senza un insegnante su sei - sottolinea Pacifico - così come la programmazione delle attività didattiche decise da ogni istituzione scolastica nel piano dell'offerta formativa, dai corsi di recupero agli esami dei debiti formativi, dai progetti alle funzioni strumentali". Per il leader dell'Anief "per la prima volta" sarà "compromesso l'ordinato avvio dell'anno scolastico e non si possono confondere i parlamentari con delle promesse erronee. L'unico risultato sarà il risparmio dello stipendio di settembre per 130.000 precari ma con grave disagio dell'utenza: chiediamo a tutti i parlamentari - conclude il presidente dell'associazione - di attivarsi per l'immediato ritiro dell'articolo 36 che è chiaramente illegittimo". |