UIL Scuola
Domani proteste contro tagli Iniziativa del coordinamento romano 'Non rubateci il futuro' ApCOM, 13.2.2009 Roma, 13 feb. (Apcom) - Esprimere "Amore per la scuola pubblica" nel giorno di S. Valentino: è la richiesta che le maestre e i genitori delle scuole elementari del coordinamento romano "Non rubateci il futuro" hanno fatto per la giornata di domani a tutti gli 'attori' coinvolti nel mondo dell'istruzione per protestare contro quello che definiscono un vero e proprio "attacco alla scuola pubblica" da parte del governo. Genitori, bambini, politici, dirigenti sindacali, artisti, intellettuali sono chiamati "a dichiarare il proprio amore per la scuola di tutti e per tutti" a seguito di "una situazione difficilissima dopo la messa in circolazione dei regolamenti, ancora parziali e che necessitano di ulteriori passaggi istituzionali e non ufficiali ma che in vista delle iscrizioni gettano le scuole nel caos più completo". Nella giornata dedicata agli innamorati, il coordinamento ha organizzato una serie di appuntamenti e manifestazioni: l'iniziativa è stata raccolta anche da altri poli scolastici sparsi per il territorio nazionale, tra cui la scuola primaria Longhena di Bologna di cui si è a lungo parlato nei giorni scorsi per l'assegnazione del '6 politico' in tutte le materie e a tutti gli alunni come forma di protesta contro l'introduzione del voto numerico. Secondo il coordinamento romano, nato a seguito delle proteste d'inizio anno messe in atto dalla scuola primaria Iqbal Masih del Casilino "i tagli all'organico potrebbero assumere una rilevanza ancora maggiore (nel 2009/2010 non più 16mila ma circa30.000 gli insegnanti in 'esubero'), il modello del maestro unico riaffermato con forza, la compresenza soppressa già dal prossimo anno, la scuola dell'infanzia investita dalla 'riforma'". L'iniziativa del 14 febbraio rappresenta per coordinamento anche l'apice della campagna capillare sulle iscrizioni, attraverso cui intende "raggiungere il massimo numero possibile di richieste di tempo pieno a 40 ore e tempo di 30 ore per i bambini che verranno iscritti alle prime classi". Tra gli altri obiettivi vi è anche "la riaffermazione dei modelli didattici già adottati per le classi successive e l'organizzazione di assemblee generalizzate, scuola per scuola, presidii in orario extrascolastico e iniziative a staffetta, che verranno aperte ai genitori per mostrare la scuola che non saremo più in grado di fare". Si sta inoltre studiando "la possibilita' di costituirsi in Associazione di genitori e insegnanti in difesa della scuola pubblica e affiancare il ricorso al Tar sugli aspetti di illegittimità dello schema di regolamento attuativo sul nuovo assetto di primaria e secondaria non appena diverra' definitivo". Nei giorni scorsi l'assemblea del coordinamento romano ha votato una mozione di contrarietà alla mozione del deputato leghista Cota che prevede 'introduzione di classi cosiddette d'integrazione riservate agli alunni stranieri. |