Tagli agli organici dei collaboratori scolastici Tuttoscuola, 22 febbraio 2009 L'eredità degli enti locali nel passaggio dei dipendenti comunali allo Stato nel 1999 ha comportato anche l'eredità delle ditte di pulizia con le quali i Comuni avevano in precedenza stipulato contratti per appaltare i servizi normalmente spettanti al personale ausiliario. Oltre alle ditte si sono aggiunti nel tempo anche i cosiddetti lavoratori socialmente utili, voluti per ragioni assistenziali presenti alcuni in alcune regioni. La presenza di questi servizi esterni comporta una riduzione dell'organico dei collaboratori scolastici pari al il 25% o al 50% a seconda della natura dei servizi esterni. Sono alcune decine di migliaia i posti virtualmente mancanti all'organico dei 165 mila collaboratori scolastici, individuabili soprattutto nel settore della scuola primaria e della scuola dell'infanzia. Dall'anno prossimo l'organico dei collaboratori scolastici sarà gradualmente ridotto fino a risparmiare 29 mila posti. Nei calcoli del ministero il 25% di quei tagli riguarderanno, forse anche servizi esterni, ma c'è da chiedersi se non sia invece più logico che i posti di organico restino possibilmente confermati, spostando le riduzioni sui servizi esterni. Sotto il profilo strettamente economico il Miur ha maggiore interesse a togliere posti effettivi anziché servizi esternalizzati (che costano meno), ma la scuola e gli alunni che con il personale interno hanno rapporti quotidiani e funzionali hanno certamente tutto da guadagnare a vedere confermate le figure professionali che lavorano nella scuola. |