Riforma delle superiori,
Conferme
da più fonti parlamentari, ma ultima parola La Stampa 30.11.2009
ROMA Se il Consiglio dei ministri, in sede di approvazione definitiva, dovesse accettare questa soluzione, ciò rappresenterebbe un piccolo successo per i sindacati: per evitare impatti traumatici su corsi già avviati con l’attuale ordinamento, nelle audizioni svolte nelle scorse settimane tutte le organizzazioni sindacali avevano chiesto un’introduzione il più possibile “soft”, quindi graduale della riforma. Ed in questa direzione si era espresso anche il Consiglio nazionale della pubblica istruzione. Durante il confronto pure il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, aveva dato disponibilità a verificare l’introduzione della riforma - da applicare su licei, tecnici ed istituti professionali - solo alla prime classi. Rimane però l’ultimo scoglio: quello del Ministero dell'Economia e delle Finanze. L’adozione della riforma dimezzata produrrà, infatti, un ridimensionamento minire dei posti in organico rispetto a quelli previsti nella finanziaria 2008. E questo potrebbe creare problemi ai programmi di risparmio imposti proprio dal dicastero di via XX settembre. |