I dirigenti scolastici veneti da Tuttoscuola, 14.12.2009 Dopo i dirigenti scolastici sardi, anche quelli del Veneto hanno deciso nei giorni scorsi di adire le vie legali contro la propria amministrazione, e stanno iniziando il procedimento con il tentativo di conciliazione di fronte al giudice del lavoro. La motivazione, come riferisce l'Associazione nazionale presidi, consiste nel fatto che la direzione dell'USR Veneto ha deciso di non pagare la retribuzione di risultato ai dirigenti assunti negli ultimi anni e di non corrispondere i compensi per le reggenze a carico dei fondi regionali. La decisione dell'Amministrazione scolastica, secondo quanto riferisce l'Anp, ha assunto tale decisione in modo unilaterale e senza fornire informazione alle OO.SS. Bisognerebbe conoscere le motivazioni che hanno guidato la decisione dell'USR, tenendo conto che la parte variabile della retribuzione è collegata ai risultati, e non è quindi dovuta in ogni caso. L'Anp comunque ha deciso di sostenere con ricorso i dirigenti veneti, in quanto ritiene che si sia in presenza di una violazione del contratto regionale. I dirigenti scolastici, riuniti in assemblea, hanno proposto all'unanimità una manifestazione che si dovrebbe tenere il 18 prossimo a Venezia di fronte alla sede dell'USR, nella quale esprimere "civilmente e con dignità" il forte disagio della categoria ed il netto dissenso alla politica dell'USR del Veneto rispetto ai problemi legati alle mancate retribuzioni previste dai contratti. La singolarità della vertenza sindacale sta nel fatto che il ricorso alle vie legali dei dirigenti scolastici contro la propria amministrazione regionale è un fatto pressoché unico, considerato che la categoria è abbastanza refrattaria a manifestazioni pubbliche di massa per tutelare i propri interessi.
|