Riforma Gelmini,
i sindacati chiedono il rinvio di un anno
SCUOLA. Gią prorogato di un mese (a febbraio) il
termine per le iscrizioni
Dopo lo stop arrivato dal Consiglio di Stato nuovi ostacoli
sul riordino dell'istruzione secondaria
da
Il Giornale di Vicenza del
16.12.2009
ROMA
L'avvio della riforma delle scuole superiori, previsto per il
prossimo anno scolastico, rischia di allontanarsi di nuovo dopo lo
stop arrivato nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato. Il termine
per le iscrizioni č gią stato posticipato di un mese (slittando da
fine gennaio a fine febbraio) per consentire una corretta
informazione alle famiglie, ma ora altri ostacoli rallentano l'iter
del riordino del secondo ciclo di istruzione (licei, istruzione
tecnica e professionale) e non si esclude il rinvio di un anno,
chiesta da tempo dai sindacati.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, invitato il ministero ad alcuni
chiarimenti sui tre schemi di regolamento approvati in prima lettura
dal Consiglio dei ministri e ora all'esame delle commissioni
parlamentari, riservandosi la facoltą di ascoltare il capo
dell'Ufficio legislativo del ministero e il dirigente competente
all'istruttoria del regolamento. Nel frattempo il Consiglio ha
sospeso l'emanazione del parere.
«MISURE OLTRE LA DELEGA». Secondo
il Consiglio di Stato l'attuale testo si spingerebbe in alcuni
passaggi al di lą della delega ricevuta dal Parlamento che prevedeva
la sola «ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di
scuola anche attraverso la razionalizzazione dei diversi piani di
studio e relativi quadri orari».
Il regolamento si spingerebbe oltre sia nel definire le quote di
autonomia rimesse alle singole scuole nell'ambito degli indirizzi
definiti dalle regioni (il 20 per cento del monte ore totale nel
primo biennio, il 30 nel secondo biennio, il 20 nel quinto anno) sia
nella prevista costituzione dei dipartimenti per il sostegno alla
didattica e alla progettazione formativa e del comitato scientifico
formato da docenti ed esperti esterni. Secondo il Consiglio sarebbe
pił opportuno lasciare alle istituzioni scolastiche la decisione di
istituire o meno questi organi.
I SINDACATI. «Ribadiamo ora con
maggior forza», dice il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo
Pantaleo, «che č il caso di fermarsi, rinviando di un anno l'entrata
in vigore dei regolamenti. Serve tempo per l'ascolto e il confronto
vero». Stessa richiesta dalla Gilda:
«Le osservazioni del Consiglio di Stato
rilevano, in sostanza, che non esistono le condizioni adatte per
procedere con l'applicazione della riforma voluta dal governo».