Circa il 33% degli studenti italiani
va male in matematica

Per recuperare il gap bisognerebbe investire nella competenza dei docenti

 La Stampa 7.12.2009

ROMA
La Commissione Europea ha pubblicato nei giorni scorsi i dati sulle competenze in matematica degli studenti, la situazione complessiva non èsoddisfacente in molti Paesi, tanto che la media dell’Unione per ragazzi con scarse competenze è attualmente attestata di poco sopra il 24%, con tre soli Paesi (Finlandia, Olanda e Danimarca) che hanno già raggiunto e superato l’obiettivo fissato del 10%. Nei nuovi obiettivi di Lisbona spostati ora al 2020, tutti i Paesi dell’Unione sono impegnati a ridurre almeno al 15% la percentuale di quindicenni i con scarse competenze in questa materia.

L’Italia, con il 32,8%, cioè con quasi 17 punti lontano dall’obiettivo fissato, è messa piuttosto male ed è seguita soltanto da Bulgaria e Romania. «Il vuoto da colmare è tanto e richiede quasi una rifondazione della disciplina. Per recuperare questo gap - suggerisce la rivista specializzata Tuttoscuola - occorre investire soprattutto nella competenza professionale dei docenti, in particolare di quelli della scuola primaria».

Già prima dello studio della Commissione europea altre rilevazioni avevano fotografato la situazione degli studenti italiani della fascia dell’obbligo relativamente alle loro competenze di base e, in particolare, ai loro livelli di apprendimento in matematica. In primo luogo la prova scritta nazionale del giugno scorso, predisposta dall’Invalsi e di cui l’Istituto di Frascati ha anticipato nei mesi scorsi i dati campionari: mediamente i nostri ragazzi hanno superato positivamente i test delle prove per una percentuale di poco superiore al 60%.

E lo stesso Invalsi ha recentemente reso noti i dati campionari della rilevazione effettuata nel maggio scorso nella scuola primaria (classi seconde e quinte), da cui è emersa mediamente una situazione di sufficienti apprendimenti in matematica intorno al 60%. Insomma, se sei ragazzi su dieci in matematica se la cavano, gli altri arrancano parecchio.