All’Itis Righi di Chioggia parte
l’impianto fotovoltaico “Kyoto anch’io”

di A.G. La Tecnica della Scuola, 19.12.2009

La moderna struttura garantirą l'autonomia dei consumi elettrici dell'istituto - 14.576 kWh, pari a sette tonnellate in meno di anidride carbonica emesse in ambiente - consentendo di rivendere al gestore della rete la sovrapproduzione nei periodi di minor utilizzo: un vantaggio che permetterą di investire il ricavato in strumentazioni didattiche. Ma anche di dare un alto messaggio sulla sostenibilitą locale.

Ad un anno esatto di distanza dalla premiazione del concorso “Kyoto anch'io - la scuola amica del clima”, l'Itis “Augusto Righi” di Chioggia (Venezia) ha inaugurato, il 19 dicembre, l’installazione dell’impianto fotovoltaico vinto dall’istituto superiore con il miglior progetto di riqualificazione ambientale ed energetica dell’edificio scolastico.

La premiazione, promossa da Edison e Legambiente per informare su risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, aveva reputato meritevole il progetto degli studenti di Chioggia tra i 150 giunti dalle scuole elementari, medie e superiori di tutta Italia: agli studenti veneti era stato assegnato in premio un impianto fotovoltaico da 10 kWp da installare all’interno della loro struttura scolastica.

Che dopo dodici mesi ha iniziato quindi a produrre energia. L’impianto sarą in grado di garantire l'autonomia dei consumi elettrici della scuola superiore, consentendo di rivendere al gestore della rete la sovrapproduzione nei periodi di minor utilizzo: un vantaggio che permetterą di investire il ricavato in strumentazioni didattiche.

Con questo impianto, che garantisce una produzione annua di 14.576 kWh, oltre a sette tonnellate in meno di anidride carbonica emesse in ambiente, la scuola si potrą fregiare del titolo di “Scuola Amica del Clima” e rappresentare un esempio di sostenibilitą locale dall’altissima valenza globale. Un valido esempio che vale anche come un enorme messaggio a chi sostiene che la salvaguardia dell’ambiente non riguarda il singolo cittadino, ma solo i decisori politici.