Ricostruire scuole sicure. da Tuttoscuola, 14 aprile 2009 Se si può, meglio costruire scuole nuove anziché riparare quelle danneggiate. Indipendentemente dalle forme di finanziamento e di gestione, nella scuola del futuro un ruolo importante lo avrà l'architettura: l'edificio, secondo gli esperti, non sarà più un semplice contenitore della funzione didattica, ma un luogo simbolo dell'evoluzione educativa della società, adatto a coltivare nelle future generazioni una nuova sensibilità per le tematiche ambientali. Per ottenere ciò sarà indispensabile curare in modo ottimale le forme, i colori, la luce, i materiali, la sicurezza, il risparmio energetico, realizzando quindi alcuni principi della bioarchitettura. In alcune scuole già costruite in questi anni secondo i principi della bioarchitettura, gli obiettivi principali hanno riguardato la scelta dei materiali, una maggior traspirabilità dell'involucro dell'edificio, il miglioramento dell'isolamento termico e acustico, il risparmio energetico (con aggiunta di pannelli solari), un miglioramento della qualità della luce e un uso appropriato dei colori e delle forme. E poi, per un edificio davvero "sano", attenzione, oltre all'inquinamento esterno, a uno dei maggiori responsabili dell'inquinamento interno degli edifici scolastici: il radon, un gas radioattivo, incolore e inodore, emanato dal suolo e da terre o rocce impiegate come materiali da costruzione (cementi, graniti, tufi e laterizi). Fin dalla scelta della localizzazione dell'edificio occorre quindi evitare terreni a rischio di radon. L'edificio deve essere costruito utilizzando materiali il più possibile naturali (blocchi di calcestruzzo alleggerito, blocchi di laterizio con granuli di perlite, legno lamellare) e a bassa emissione di inquinanti (intonaci in calce naturale, tinteggiatura con vernici a base di resine naturali, pavimenti in linoleum privo di amianto). |