Scuola: Bagnasco, ora religione ASCA, 23.4.2009 (ASCA) - Roma, 23 apr - Anche chi non è cristiano dovrebbe frequentare a scuola l'ora di religione cattolica, per conoscere quei ''valori generalmente vissuti e condivisi'' che ''nel nostro Paese sono parte integrante del patrimonio storico culturale''. A dirlo e' il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella relazione tenuta oggi pomeriggio al congresso degli Insegnanti di religione cattolica in corso a Roma. L'ora di religione, ha detto il cardinale, ''non richiede di per sè che l'alunno aderisca personalmente al credo religioso cristiano, ma che conosca, studi e percepisca il significato dei valori che scaturiscono da questa fede, riconoscendo che si tratta di valori generalmente vissuti e condivisi e che nel nostro Paese sono parte integrante del patrimonio storico culturale, capace di sviluppare attraverso gli interrogativi di senso, nuove sensibilità, in ordine alla ricerca della giustizia e della verità, per tutti gli uomini''. Secondo Bagnasco, l'ora di religione cattolica, inserita ''nel quadro delle finalità della scuola'', ''concorre al pieno sviluppo della personalità dell'alunno, in un scuola che sia in sintonia con i principi della Costituzione Italiana''. ''Per gli studenti che hanno altro credo religioso o si riferiscono ad altri sistemi di significato, conoscere e comprendere la religione cristiano-cattolica significa anche comprendere meglio la cultura italiana, cioè la cultura nella quale si vive. Inoltre potrebbe significare comprendere le persone che vivono coerentemente la fede cristiana. E questo - ha aggiunto - anche in vista di promuovere una mentalità accogliente, al fine di una serena convivenza civile nel quadro di una società pluralista''. Secondo il presidente frequentare l'ora di religione cattolica ''arricchisce e completa la personalità dell'alunno poiché tale insegnamento, proprio per la sua nativa vocazione e' chiamato a interpretare la storia e a proporre orizzonti di senso, pertanto offrendo un contributo originale e specifico al percorso educativo delle giovani generazioni, anche con lo scopo di ricercare il significato della scelta e dell'esercizio di una professione''. |