Brunetta: da Tuttoscuola, 20 aprile 2009 "Zitti! Guardate che io sono piccolo ma sono anche un professore!" La voce tonante del ministro Brunetta ha istantaneamente interrotto il momentaneo brusio del centinaio di bambini, tutti muniti del loro piccolo portatile giallo "JumPC", che stavano assistendo alla conferenza stampa promossa da Olidata, Intel e dalla Fondazione Mondo digitale, presieduta dal noto linguista ed ex ministro della P.I. Tullio De Mauro, nella sede della scuola Cardinal Massaia, alla periferia Nord di Roma. A questi bambini il ministro ha raccontato la storia di un loro coetaneo che cinquant'anni fa, a Venezia, non aveva libri in casa, ma in casa aveva portato, ai suoi genitori, i libri di scuola, coinvolgendoli in nuovi interessi e letture. Il PC, ha detto Brunetta, è come il libro di una volta: "portatelo a casa, insegnatelo ai vostri genitori", come fece coi libri quel ragazzo di cinquanta'anni fa, che ora è diventato ministro. Già nel prossimo autunno, ha annunciato il ministro, ci sarà uno sforzo per diffondere su più vasta scala la sperimentazione col JumPC che ha coinvolto, quest'anno, 5 scuole in tre diverse regioni: Piemonte, Lazio e Sicilia. "Ma in pochi semestri raggiungeremo il milione, con l'obiettivo di arrivare a dare un computer ad ogni alunno della scuola elementare". Anche Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Mondo digitale, ha invitato gli alunni a coinvolgere "genitori, zii, nonni, anziani" nell'aiutarli a fare i compiti casa con l'aiuto del PC: uno strumento che se generalizzato può contribuire a superare il "digital divide" generazionale. Rispondendo a una domanda di Tuttoscuola sulla formazione degli insegnanti all'uso didattico del PC, sia Brunetta che De Mauro hanno ribadito la loro preferenza per una strategia di diffusione "dal basso", spinta insomma dagli stessi alunni, mentre Dario Bucci, amministratore delegato di Intel Italia, ha invitato gli insegnanti ad avvalersi dei corsi in autoformazione disponibili nel sito della Intel. Antonio Masenza, presidente di Olidata, che ha prodotto il JumPC, ha a sua volta fornito dati sull'elevato gradimento che ha accompagnato la sperimentazione del suo impiego didattico non solo tra i bambini coinvolti ma anche tra i loro genitori. |