BELLUNO

Tagli a scuola, sindaci divisi
La Provincia: ci opporremo

Vaccari soddisfatto. Contro le pluriclassi Mel cambia le corse dei bus

di Elena Placitelli da Il Corriere del Veneto, 16.4.2009

BELLUNO — Scuola, sindaci divisi sui tagli alle elementari. E il presidente della Provincia Sergio Reolon annuncia: «Ci opporremo ai tagli». Prime crepe nel fronte dei sindaci contro i tagli, il giorno dopo la definizione del quadro delle classi per il prossimo anno, che vede otto pluriclassi in più in tutta la provincia, con molti casi salvati in extremis dall'Ufficio provinciale scolastico, che ha di molto ridotto la portata delle riduzioni inizialmente paventate. Anche se la riprova si avrà solo alla riunione di domani a Palazzo Pilo­ni, dalla partecipazione dei sindaci all’incontro in Provincia per firmare un documento di protesta contro i tagli alla scuola. E Intanto è proprio Reolon ad alzare il tono, anticipando che la Provincia porterà avanti tutte le azioni politiche necessarie a fermare tagli e accorpamenti non conconcordati.

Sul fronte opposto si schiera invece Gianvittore Vaccari, sindaco (leghista) di Feltre, che annuncia la sua assenza al vertice di domani. «Sono soddisfatto ­ spiega Vaccari - di come sono state composte le classi. Il plesso della frazione di Rasai (dell'istituto comprensivo di Pedavena) è stato salvato: la quarta è stata mantenuta anche se aveva solo 9 iscritti. Ed è stato salvato anche il plesso di Foen, dove la quinta, con 8 iscritti, rischiava di essere accorpata a Villabruna. Non andrò alla riunione di domani: a questo punto è inutile». Si è rasserenata anche Loredana Barattin, sindaco di Chies d'Alpago. Ma non prima di aver verificato la situazione della frazione di Lamosano, nella cui scuola è stata formata una nuova pluriclasse, che potrebbe unire gli alunni di prima e quinta: «Alla notizia - dice - mi sono allarmata. Ho subito telefonato alla dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Lamosano per avere chiarimenti. È stata lei a rasserenarmi: dice di non aver avuto ancora comunicazioni ufficiali e che comunque la scuola potrà gestire la situazione».

La pluriclasse di Lamosano ieri è stata confermata an­che dalla direttrice regionale scolastica, Carmela Palumbo, che non esclude la formazione di due pluriclassi: prima e se­conda e dalla terza alla quinta. Sul fronte opposto, la linea del «No ai tagli». Portata avanti da Reolon, che ha definito «folle il caso di Lamosano: è l'ulteriore dimostrazione di come la montagna abbia bisogno dell'autonomia finanziaria, ammi­nistrativa e scolastica». Tra chi domani sottoscriverà il docu­mento contro i tagli, ci sarà Ruggero Dalla Sasse, il sindaco di Mel. Nel suo Comune, a Carve, si creerà una nuova pluri­classe che nessuno ha intenzione di accettare. «Sarebbe l'anticamera della chiusura del ples­so - spiega Dalla Sasse - i genitori preferirebbero mandare i fi­gli in un'altra scuola senza plu­riclasse e si avvierebbe l'esodo. Per questo allungheremo il per­corso dello scuolabus, per man­dare qualcuno in più a Carve, che raggiungerà il limite mini­mo di 10 alunni per classe».

E dal capoluogo, dove la scuola di Fiammoi ha una nuo­va pluriclasse, non si sbilancia più di tanto il sindaco Antonio Prade, che assicura comunque la sua presenza, insieme all'as­sessore Maria Grazia Passuello, al vertice in Provincia. Continua anche l'allarme dei sindacati. «I tagli ci sono ecco­me - spiega Francesco Corigliano della Cgil - e dipendono dalla formazioni di nuove pluriclassi, dal taglio di compresenze e degli specialisti di lingua in­glese. È vero che i 45 posti in meno per i maestri sono bilan­ciati dai 46 pensionamenti. Ma se i tagli non ci fossero stati, il prossimo anno avremmo avuto 91 posti liberi: i 45 dei maestri sommati ai 46 pensionamenti».