Ministero dell'Istruzione L'anno prossimo si passerà da 7.000 a 9.000 in prima elementare La Stampa 22.4.2009
ROMA Questo significa che «per ogni classe a tempo pieno vengono nominati due docenti che devono assicurare 22 ore di insegnamento ciascuno. La classe in cui insegnano ha però un orario di 40 ore. Ognuno dei docenti, quindi, ha 2 ore del proprio orario da poter utilizzare nella scuola. Inoltre, quasi il 50% degli insegnanti della scuola primaria non è ancora formato per insegnare l’inglese e sarà necessario prevedere quindi che 2 o 3 ore dell’orario scolastico saranno coperte dall’insegnante di inglese e da quello di religione». Quindi, «le scuole, in base alla loro autonomia, potranno chiedere ai docenti nominati su ciascuna classe del tempo pieno di utilizzare più di 2 ore del loro orario di lavoro anche per coprire il tempo pieno in altre classi. Grazie a questi provvedimenti, saranno riconfermate le 34.000 classi che lo scorso anno hanno usufruito del modello orario di 40 ore e a queste si aggiungeranno 2.500 classi prime in più. Le prime elementari che l’anno prossimo faranno il tempo pieno saranno, quindi il 20% in più di quest’anno». Inoltre - prosegue il Miur - , quasi il 50% degli insegnanti della scuola primaria non è ancora formato per insegnare l’inglese e sarà necessario prevedere quindi che 2 - 3 ore dell’orario scolastico saranno coperte dall’insegnante di inglese e da quello di religione. Questo significa che le scuole, in base alla loro autonomia, potranno chiedere ai docenti nominati su ciascuna classe del tempo pieno di utilizzare più di 2 ore del loro orario di lavoro anche per coprire il tempo pieno in altre classi. Grazie a questi provvedimenti, quindi - secondo il ministero - , saranno riconfermate le 34mila classi che lo scorso anno hanno usufruito del modello orario di 40 ore, e a queste si aggiungeranno 2500 classi prime in più. Le prime elementari che l’anno prossimo faranno il tempo pieno saranno, quindi il 20% in più di quest’anno. Si tratta di un dato che negli ultimi 9 anni non aveva mai subito un aumento così rilevante. In tutte le regioni italiane, quindi, ci sarà un aumento medio del numero delle classi di tempo pieno. L’aumento più significativo ci sarà in Veneto e in Lombardia dove le richieste delle famiglie e le condizioni delle scuole lo consentono. Ci sarà più tempo pieno, comunque, anche al centro e al sud del Paese. Va considerato però che nel meridione si assiste ad un decremento delle iscrizioni dovuto ad una diminuzione della natalità e al minor numero di studenti stranieri presenti sul territorio. Grazie a questi provvedimenti - conclude il ministero - , inoltre, sarà possibile garantire alle classi prime che lo hanno richiesto un orario di 30 ore a settimana a fronte delle 27 ore garantite per effetto del regolamento. |