Sicurezza sul lavoro, di A.G. La Tecnica della Scuola, 2.8.2009 La decisione è contenuta in protocollo d'intesa firmato da Miur, ministero del Welfare e Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro: le prove tenute da esperti di sicurezza. Intanto prosegue il monitoraggio straordinario degli edifici scolastici. La sicurezza sui luoghi di lavoro diventa ufficialmente uno degli assi portanti del mandato Gelmini: il 31 luglio attraverso la firma di un protocollo d'intesa tra il ministero dell’Istruzione, il ministero del Welfare e l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro, l'Anmil, è stato stabilito che dal prossimo anno scolastico gli studenti italiani riceveranno visite periodiche da esperti di sicurezza sul lavoro. Grazie al loro apporto per la prima volta negli istituti potranno svolgersi delle simulazioni aziendali attraverso le quali gli studenti avranno la possibilità di mettere in pratica quanto imparato su prevenzione e sicurezza. I livelli di scuola coinvolti saranno principalmente quelli frequentati dagli undici anni in poi, quindi secondaria inferiore e superiore: il ministro Gelmini ha spiegato che la cultura della "prevenzione e della sicurezza farà parte dei programmi scolastici delle superiori, non solo in quelli delle scuole tecniche e professionali, ma non escludiamo anche delle scuole primarie". Secondo la responsabile del ministero di viale Trastevere in protocollo interministeriale, che coinvolge anche l’Anmil, è "molto importante" perché nel 2009 "il tema della sicurezza sul lavoro non può non avere cittadinanza nelle scuole". Il ministro dell'Istruzione ha colto l’occasione per annunciare che il monitoraggio nazionale straordinario degli edifici scolastici "sta proseguendo e sarà completato al più presto: l'aggiornamento dei rischi connessi agli elementi strutturali e non, questa prima ricognizione si riferisce a quelli non strutturali, sta procedendo - ha assicurato Gelmini -. Stiamo collaborando con il ministro Matteoli e con i rappresentanti delle Regioni, che stanno dimostrando un grande senso di responsabilità. Faremo presto - ha concluso il ministro - per evitare tragedie come quella di Rivoli". Una tragedia che a novembre compirà un anno, ma anche quando ne saranno passati decenni è bene sempre che le istituzioni, e lo Stato in testa, non la considerino mai come una fatalità. |